Ossido di etilene: i cibi che lo contengono e rischi per la salute

Fiammetta Rubini

31 Agosto 2021 - 13:28

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Cresce l’allarme ossido di etilene negli alimenti in UE. Richiamati gelati, confezioni di pasta e farine. Ecco a quali cibi fare attenzione e quali sono i possibili rischi per la salute.

Ossido di etilene: i cibi che lo contengono e rischi per la salute

Si allunga la lista di alimenti richiamati per presenza di ossido di etilene, sostanza chimica utilizzata come pesticida e per sterilizzare i cibi conservati per prevenire muffe e funghi. Dichiarata tossica e pericolosa vietata in Europa, che può contaminare prodotti da forno dolci e salati, legumi, cereali, semi e frutta secca e spezie. Tuttavia da settembre 2020 il sistema europeo RASFF (Rapid Alert System for Food and Feed) ha notificato l’ingresso di moltissimi alimenti contaminati da ossido di etilene nei paesi europei provenienti dall’india, dove l’uso in agricoltura è ammesso.

L’allarme ha interessato anche l’Italia, dove il ministero della Salute ha richiamato numerosi prodotti dagli scaffali dei supermercati, tra cui gelati confezionati di famose marche e pasta.

Ma cos’è l’ossido di etilene e in quali cibi si può trovare? Ecco gli alimenti a rischio e i possibili pericoli per la salute.

Cos’è l’ossido di etilene

L’ossido di etilene è un composto chimico utilizzato come pesticida e insetticida e come disinfettante delle attrezzature mediche e chirurgiche. Vietato da moltissimi anni in Europa perché “cancerogeno, mutageno e tossico”, è invece utilizzato in Paesi terzi come l’India. Ecco che succede che prodotti non conformi contenenti ingredienti trattati illegalmente con ossido di etilene vengano venduti in Europa come beni di consumo quotidiano, all’insaputa dei consumatori e in violazione delle regole Ue.

Ossido di etilene: alimenti che lo contengono

L’ossido di etilene si può trovare in alte concentrazioni nei semi di sesamo e altri prodotti come cereali, riso, noci, legumi, semi, frutta e verdura, erbe e spezie, caffè, gomma di guar (E412) e nella farina di semi di carrube.

Quest’ultima, indicata in etichetta con la sigla E410, è ampiamente utilizzata nell’industria alimentare e in pasticceria come addensante, emulsionante, stabilizzante e gelificante per:

  • prodotti da forno dolci e salati
  • gelati
  • caramelle e confetti
  • yogurt
  • creme
  • bevande
  • salse e sughi
  • formaggi cremosi
  • condimenti

L’allerta ossido di etilene nei cibi è iniziata tra agosto e settembre 2020 quando il Belgio ha avvisato della presenza di ossido di etilene nei semi di sesamo provenienti dall’India. I dati hanno mostrato alte concentrazioni della sostanza nei semi: fino a 86 mg/kg, che supera di gran lunga il limite massimo di sicurezza pari a 0,05 mg/kg. L’UE ha bloccato e richiamato circa 3 milioni di chili di sesamo contaminato da ossido di etilene, e non solo confezioni di sesamo ma anche semi che si trovano all’interno di mix con cui vengono prodotti snack dolci e salati.

Da lì si sono susseguiti decine di avvisi di richiamo e allerte.

Ossido di etilene nei gelati: marchi e lotti ritirati

In questi giorni il Ministero della Salute ha segnalato il richiamo precauzionale di diversi lotti e gusti di gelati confezionati per la possibile presenza di tracce di ETO (ossido di etilene) nell’ingrediente farina di semi di carrube. I marchi e i lotti interessati dal provvedimento sono i seguenti:

  • Nuii noci pecan del Texas, in confezioni da 264 grammi (4 pezzi), appartenenti ai lotti numero MI1109, MI1110 e MI1120 con il termine minimo di conservazione (Tmc) 04/2023, MI1121, MI1131 e MI1151 con il Tmc 05/2023, e MI1152 con il Tmc 06/2023.
  • Nuii mandorle e vaniglia di Java, in confezioni da 268 grammi (4 pezzi) appartenenti ai lotti numero MI0008 e MI0009 con il termine minimo di conservazione (Tmc) 01/2022, MI0076, MI0077 e MI0078 con il Tmc 03/2022, MI0148, Mi0149, MI0150 e MI0151 con il Tmc 05/2022, MI0295, MI0296 e MI0297 con il Tmc 10/2022, MI1107, e MI1108 con il Tmc 04/2023, MI9308 con il Tmc 11/2021, e con i lotti numero UE1123, UE1124, UE1125, UE1127, UE1128, UE1130, UE1131, UE1132, UE1137 e UE1138 con il Tmc 05/2023, UE1162, UE1163, UE1165, UE1166 e UE1167 con il Tmc 06/2023, UE1193, UE1194 e UE1195 con il Tmc 07/2023 (venduti da Sogegross tra il 08/02/2021 e il 18/08/2021);
  • Nuii mandorle e vaniglia di Java, in confezioni singole da 67 grammi con il numero di lotto UE1172 e il Tmc 06/2023;
  • Nuii cioccolato bianco e mirtilli rossi scandinavi, in confezioni da 268 grammi (4 pezzi) con i numeri di lotto MI0098 e MI0099 e il Tmc 04/2023;
  • Nuii nocciole salate e caffè della Tanzania, in confezioni singole da 66 grammi con i numeri di lotto MI0046 e il Tmc 02/2022, MI9332 e MI9333 e il Tmc 11/2021;
  • Milka mini cones vaniglia e cioccolato, in confezioni da 140 grammi (8 pezzi) appartenenti ai lotti numero OS1042 con il Tmc 05/2022, OS1073, OS1074, OS1075, OS1076 e OS1077 con il Tmc 06/2022, OS1110, OS1111, OS1112, OS1113 e OS1114 con il Tmc 07/2022, OS1152, OS1153, OS1154, OS1165, OS1166 e OS1167 con il Tmc 09/2022;
  • Milka vaniglia e cioccolato, in barattoli da 319 grammi appartenenti ai lotti OS1035, OS1036 e OS1039 con il Tmc 08/2022, OS1084 e OS1085 con il Tmc 09/2022, OS1106 e OS1107 con il Tmc 10/2022, OS1131, OS1132, OS1147 e OS1148 con il Tmc 11/2022.

Appena un mese e mezzo fa la Commissione europea aveva ordinato il richiamo in massa di prodotti contenenti farina di semi di carrube per presenza di ossido di etilene al suo interno, in particolare gelati e dolciumi.

Ma sono arrivati avvisi riguardanti anche il ritiro di pasta contaminata da ossido di etilene presente negli ingredienti (es: curcuma).

Ossido di etilene: rischi per la salute

Gli esperti affermano che non esiste un livello sicuro di esposizione all’ossido di etilene per via alimentare, per cui gli alimenti che contengono ingredienti noti per essere contaminati con la sostanza sono un possibile rischio. Ciò significa che le aziende che hanno immesso i prodotti sul mercato dell’UE devono ritirarli e richiamarli.

La presenza di ossido di etilene negli alimenti può rappresentare un rischio in quanto si tratta di una sostanza altamente diluibile e solubile nel sangue, ma gli esperti affermano che consumare alimenti contenenti ossido di etilene non rappresenta un rischio acuto per la salute e non vi sono associati effetti collaterali. Il rischio può essere maggiore se il consumo avviene nel lungo periodo di tempo e in alte concentrazioni.

Ma il vero pericolo per la salute è rappresentato dall’esposizione al composto per via aerea. Se inalato in grandi quantità e in modo assiduo può causare mal di testa, nausea, vomito, diarrea, difficoltà respiratorie, debolezza, ustioni agli occhi e alla pelle, problemi del sistema riproduttivo (fonte: CDC). Secondo alcuni studi ci sarebbe una correlazione tra uso di ossido di etilene e sviluppo di forme tumorali a polmoni, cervello e leucemie.

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