Non esiste frutta più velenosa di questa. È piena di pesticidi, ma gli italiani la adorano

Andrea Fabbri

1 Maggio 2025 - 05:22

Alcuni dei frutti più consumati in Italia sono pieni di pesticidi. Scopriamo quelli potenzialmente più pericolosi per la salute e come diminuire i rischi

Non esiste frutta più velenosa di questa. È piena di pesticidi, ma gli italiani la adorano

Mangiare sano significa inserire nella dieta quotidiana frutta e verdura. Almeno tra i 400 e i 600 grammi al giorno, secondo le linee guida dell’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Ma c’è un problema di non poco conto. Molta della frutta che arriva ogni giorno sulle nostre tavole è piena di pesticidi. E nelle classifiche negative ci sono alcuni dei prodotti più amati e consumati in Italia: pere, pesche ed agrumi assortiti.

La frutta più “carica” di pesticidi in Italia

Pochi mesi fa uno studio sulle contaminazioni alimentari condotto in collaborazione tra Legambiente e Alce Nero ha fatto scalpore.

Gli esperti incaricati dell’analisi hanno analizzato circa 5mila campioni di prodotti provenienti dall’agricoltura (sia da quella classica che da quella biologica) e hanno riscontrato la presenza di tracce di pesticidi nel 74,1% di essi. I 3 cibi “peggiori e più contaminati in assoluto? Al primo posto troviamo le pere con il 90,73% di campioni contenenti pesticidi, seguiti dalle pesche (85,64%) e dagli agrumi (80,90%).

Ovvero 3 dei frutti più consumati annualmente in Italia.

Il preoccupante studio dell’ISDE

Non sono stati più lusinghieri i risultati di un’altra ricerca importante, questa volta condotta dall’ISDE, l’International Society of Doctors for Environment. Dallo studio emerge che in Europa l’uso dei pesticidi PFAS è quasi triplicato tra il 2011 e il 2021 e che l’Italia è uno dei Paesi peggiori in tal senso.

Spiccano, in negativo, i dati del 2021 (gli ultimi analizzati nel report), relativi a banane, pere e pesche italiane. In tutti e 3 i casi i prodotti nostrani sono risultati più contaminati di quelli del resto d’Europa. E con percentuali medie ben superiori al 15%.

Gli altri prodotti ricchi di pesticidi a cui fare attenzione

Ogni anno l’Environmental Working Group, gruppo no profit americano che si occupa di ricerca sui prodotti chimici tossici e sull’inquinamento agricolo, pubblica una classifica delle colture meno virtuose al mondo.

Nell’ultima graduatoria disponibile, i prodotti più contaminati sono risultati mele, fragole, uva, spinaci e pomodori. Una top 5 a cui sono stati aggiunti recentemente altri cibi molto amati nel nostro Paese come le pesche, le ciliegie, i peperoni, i mirtilli, i fagiolini e il cavolo riccio.

Come difendersi dai pesticidi

Dai 3 studi che abbiamo appena esaminato emerge un quadro preoccupante che ci fa dubitare sulla bontà di ciò che mangiamo. Anche, come abbiamo visto, se decidiamo di acquistare esclusivamente prodotti biologici.

La buona notizia è che esistono alcuni comportamenti virtuosi per eliminare l’impatto dei pesticidi. Il primo è quello di lavare con acqua corrente e strofinando delicatamente con una spazzola, tutta la frutta e la verdura.

Il secondo è quello di sfruttare le potenzialità antibatteriche di prodotti molto comuni come aceto di mele e bicarbonato per lavare il cibo.

Il terzo, anche se rischiamo di perdere molte vitamine e antiossidanti, è quello di togliere buccia e pelle e mangiare solo la polpa degli alimenti a rischio contaminazione.

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