Primo maggio senza lavoro: secondo Istat disoccupazione torna a salire

Stefania Manservigi

1 Maggio 2015 - 10:31

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Primo maggio amaro per gli italiani. Secondo l’Istat, infatti, la disoccupazione sarebbe tornata a salire. Spaventa in particolar modo la disoccupazione giovanile con picchi che superano il 43%.

Primo maggio senza lavoro: secondo Istat disoccupazione torna a salire

Sarà un altro primo maggio amaro quello del 2015.
Secondo i dati Istat, infatti, il tasso di disoccupazione sarebbe tornato a salire.
Dopo i dati incoraggianti di dicembre e gennaio e la lieve crescita registrata a febbraio il tasso di disoccupazione registrato dall’Istat sarebbe cresciuto dello 0,2% a marzo arrivando a toccare il 13% e rimanendo, in questo modo, tra i livelli più elevati.

Istat, quanti sono i disoccupati italiani?
Volendo tradurre i dati Istat in numeri si può concludere che su base mensile sono stati registrati 52mila disoccupati in più (1,6%) mentre nell’arco dei 12 mesi il numero dei disoccupati è cresciuto di 138mila persone (circa del 4,4%).

Istat, a preoccupare è la disoccupazione giovanile
Il dato peggiore arriva dal fronte della disoccupazione giovanile rislaita oltre il 43%. Da agosto dell’anno scorso si tratta del livello più alto; su base mensile, infatti, si registrano 8mila giovani disoccuppati in più (circa l’1,2%).
Per quanto riguarda la partecipazione al mondo del lavoro dei giovani con un’età compresa tra i 15 e i 24 anni nel mese di marzo si sono registrate lievi variazioni: il tasso di occupazione è rimasto sostanzialmente stabile attestandosi al 14,5% mentre il numero dei giovani inattivi è scesa dello 0,3% su base mensile.

Istat, tasso di occupazione al 55,5%
Volendo concludere la lettura dei dati si può affermare che il tasso di occupazione a marzo è sceso dello 0,1% su base mensile attestandosi al 55,5%. A marzo gli occupati sono quindi diminuiti dello 0,3% che corrisponde a 59mila persone in meno.

Disoccupazione, dati Istat in contrasto con quelli del Ministero del Lavoro
Gli ultimi dati sulla disoccupazione italiana richiamano l’attenzione sul problema del lavoro. Gli stessi dati, inoltre, fanno emergere domande sulla situazione italiana anche considerando che sarebbero in contrasto con le comunicazioni rese note qualche giorno fa dal Ministero del Lavoro nelle quali si è parlato di 92mila contratti di lavoro in più nel mese di marzo rispetto all’anno scorso.
Per fare chiarezza sui dati in contrasto, bisogna considerare che si tratta di dati differenti. Il Ministero del Lavoro ha fornito, infatti, i dati relativi alle comunicazioni amministrative che fanno le imprese che decidono di attivare un contratto di lavoro, mentre l’Istat fa rivelazioni campionarie sulla situazione di occupati e disoccupati, comprendendo anche i lavoratori autonomi.
I dati del Ministero del Lavoro potrebbero quindi essere stati riferiti al numero di contratti precari che si sono trasformati in contratti di lavoro stabile: in questo caso, dunque, non vi sarebbe la creazione di nuovi posti di lavoro ma la trasformazione di quelli esistenti.

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