Prezzo oro in rally per paura Brexit e borse deboli. Presto sopra $1.300

Flavia Provenzani

13/06/2016

13/06/2016 - 17:52

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Il prezzo dell’oro in forte rialzo, verso il test a 1.300 dollari l’oncia grazie alla discesa dei mercati azionari e alla paura Brexit.

Prezzo oro in rally per paura Brexit e borse deboli. Presto sopra $1.300

Il prezzo dell’oro potrebbe presto riprendere la fase rialzista registrata ad inizio 2016 sulla scia del crollo dei mercati e della paura per una Brexit.

Dopo aver colpito i massimi di quattro settimane a $1284 durante l’inizio della sessione europea di lunedì, il prezzo dell’oro rimane in fase rialzista per la quarta sessione consecutiva.

A spingere il forte rialzo del prezzo dell’oro è la debolezza delle borse europee e mondiali - che alimenta la ben nota qualità del metallo giallo di bene rifugio.
Ad aggiungersi ai fattori rialzisti per l’oro troviamo certamente la paura per una Brexit. Solo venerdì l’ultimo sondaggio sulla Brexit ha dato il SI all’addio all’UE in vantaggio al 55%.

Tuttavia, il rafforzamento del dollaro USA sembra stare tappando la spinta rialzista dell’oro mentre gli investitori rimangono concentrati in vista della riunione della Fed, della BoE, della BoJ e della banca svizzera.

L’aumento dei BUY sui futures sull’oro potrebbe portare la quotazione a rompere la resistenza a $1300.

Prezzo dell’oro verso $1.400 - analisi ANZ

L’attesa per il prossimo rialzo dei tassi della Federal Reserve e i risultati contrastanti dei sondaggi sulla Brexit stanno aumentato l’avversione al rischio degli investitori.
La nota di venerdì l’analista sulle materie prime Daniel Hynes, presso la ANZ, individua due motivi principali per cui il prezzo dell’oro è destinato a salire ancora.

Gli ultimi di Janet Yellen, presidente della Fed, hanno ridotto le attese per i prossimi rialzi dei tassi nel corso del 2016, mentre continuano le politiche espansive in Giappone e nell’Eurozona.

Il prezzo dell’oro è aumentato di oltre il 16% nei primi quattro mesi del 2016 fino al test di quota 1.300 dollari nel mese di maggio ma, da quel momento, la quotazione del metallo prezioso ha iniziato una correzione al ribasso, rispecchiando le attese per un rialzo dei tassi della Fed.

Storicamente il prezzo dell’oro diminuisce con l’aumentare dei tassi di interesse statunitensi perché i futures sul metallo non sono legati alle variazioni dei tassi di rendimenti.

Prezzo dell’oro verso $1.400 grazie all’incertezza Brexit

Inoltre sta aumentando l’avversione al rischio in attesa del referendum sulla Brexit, un altro fattore che potrebbe spingere il prezzo dell’oro oltre i 1.400 dollari l’oncia secondo l’analista.

Il referendum sulla Brexit si svolgerà il 23 giugno e gli inglesi saranno chiamati ad esprimere la volontà - o meno - di far uscire il Regno Unito dall’Unione Europea e intanto si moltiplicano i risultati contrastanti dei sondaggi, anche se il NO alla Brexit sembra conquistare terreno con l’avvicinarsi del referendum.

"Se vince la Brexit, il crollo atteso della sterlina e la volatilità del mercato probabilmente porteranno gli investitori a cercare i beni rifugio"

scrive Hynes.

La previsioni rialzista sul prezzo dell’oro della ANZ arriva dopo dopo l’aumento delle scommesse al ribasso da parte dei top investitori conosciuti in tutto il mondo, tra cui il miliardario George Soros che ha recentemente acquistato oro e azioni legate alla materia prima, come confermato dal Wall Street Journal.

Oro in rialzo anche con il calo della domanda

I fattori rialzisti sul prezzo dell’oro dovrebbero compensare la debolezza della domanda di oro fisico dai maggiori compratori al mondo, Cina e India.

"Anche lo status dell’oro come una copertura contro l’inflazione dovrebbe sostenere la domanda degli investitori. Nonostante resti bassa in molte parti del mondo, i segni di una ripresa dell’inflazione sono in aumento"

ha detto l’analista.

Gli ETF sull’oro stanno beneficiando della forte domanda degli investitori.

La quantità di oro detenuta tramite ETF è aumentata di oltre 300 tonnellate nel 2015 dopo due anni di discesa. Nonostante la debolezza del prezzo dell’oro nelle ultime settimane, le partecipazioni in ETF hanno continuato il rialzo.

"Al ritmo attuale, è molto probabile che 2016 possa diventare l’anno di maggior afflusso sugli ETF, superando i livelli del 2009",

ha aggiunto Hynes.

Ma non tutti sono così rialzisti sul prezzo dell’oro.

Julian Jessop della Capital Economics ritene che l’oro potrà anche beneficiare dell’incertezza attuale attorno la Brexit, ma l’effetto non sarà importante o sostenuto e durerà solo fino a quando la Fed non rialzerà i tassi.

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