Prezzo oro in salita (per ora): attesa per aumento tassi Fed

Antonio Atte

22/11/2016

22/11/2016 - 13:10

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Le probabilità che la Federal Reserve a dicembre alzi i tassi d’interesse sono altissime e questo rende incerte le prospettive per il prezzo dell’oro nell’immediato futuro.

Prezzo oro in salita (per ora): attesa per aumento tassi Fed

Le probabilità che la Federal Reserve a dicembre alzi i tassi d’interesse sono altissime e questo rende incerte le prospettive per l’oro nell’immediato futuro. L’andamento del prezzo del metallo prezioso, infatti, è legato a quello dei tassi d’interesse statunitensi, il cui aumento produrrebbe un incremento del costo degli investimenti come i lingotti supportando invece il dollaro.

Oggi, per la seconda seduta consecutiva, i future dell’oro sono in salita. Ieri il prezzo dell’oro è aumentato dello 0,82% dopo aver toccato, lo scorso venerdì, i minimi dal 30 maggio, ovvero 1.201,30 dollari. Sul Comex del New York Mercantile Exchange oggi il metallo prezioso si attesta a 1.217,45 dollari l’oncia troy dopo essere salito in precedenza anche a 1.220,85 dollari.

L’indice del dollaro USA, invece, per ora raggiunge 100,96, collocandosi appena sotto 101,54 di venerdì, che rappresenta il massimo toccato da 13 anni e mezzo a questa parte.

La valuta USA è in rialzo da 10 sedute consecutive: la serie più lunga degli ultimi quattro anni e mezzo.

Il prezzo dell’argento e quello del rame

Sempre sulla divisione Comex, i future dell’argento con consegna a dicembre viaggiano a 16,767 dollari l’oncia troy negli scambi della mattinata londinese, mentre i future del rame salgono a 2,550 dollari la libbra.

Il prezzo del rame si è letteralmente impennato dopo il trionfo di Donald Trump alle presidenziali americane, mettendo a segno un rialzo del 16%. Il programma del magnate newyorkese prevede infatti un notevole aumento degli investimenti nella rete infrastrutturale del Paese.

Prezzo dell’oro: le prospettive per il 2017

Nell’ultimo mese il prezzo dell’oro ha perso oltre quattro punti percentuali - dopo essere schizzato alle stelle con la vittoria di Trump, in quanto bene rifugio -, complici le speranze riposte in una crescita dell’inflazione grazie all’aumento della spesa pubblica e al taglio delle tasse annunciati dalla nuova amministrazione guidata dal tycoon repubblicano, in vista del praticamente certo rialzo dei tassi di interesse da parte della banca centrale statunitense.

Secondo la Toronto-Dominion Bank, nel 2017 la quotazione dell’oro in primo luogo scenderà sotto i 1.200 dollari l’oncia - dopo l’ormai quasi certo rialzo dei tassi Fed di dicembre - per poi risalire fino a quota 1.350 dollari l’oncia.

Il CEO di Templeton Emerging Markets Group invece vede un aumento del 15% del prezzo dell’oro entro la fine del prossimo anno a causa della lentezza della Fed nell’attuare le sue misure di politica monetaria sui tassi di interesse.

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