Pressione fiscale aumenta al 50,3% nel IV trimestre 2014. Ma Renzi non doveva abbassare le tasse?

Vittoria Patanè

2 Aprile 2015 - 12:03

L’Istat comunica l’ennesimo aumento della pressione fiscale. Versiamo più della metà di quanto guadagniamo, ma Renzi non doveva abbassare le tasse?

Pressione fiscale aumenta al 50,3% nel IV trimestre 2014. Ma Renzi non doveva abbassare le tasse?

Nonostante gli annunci, i proclami, la propaganda e la raffica di tweet con i quali il Presidente del Consiglio Matteo Renzi suole comunicare "gli straordinari miglioramenti" messi in atto dal suo Governo, secondo quanto riportato dall’Istat, la pressione fiscale è in aumento.

Nel quarto trimetre del 2014 infatti, in base ai dati diramati dall’Istituto Nazionale di Statistica, la pressione fiscale si è assestata al 50,3%, in aumento dello 0,1% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, quando si era fermata al 50,2%.

Continuiamo dunque a versare più della metà di quello che guadagniamo e la situazione non accenna minimamente a cambiare.

Guardando all’intero anno 2014 il rapporto tra gettito fiscale e Pil è stato pari al 43,5%, in salita di altri 0,1 punti percentuali rispetto all’anno precedente quando si era attestata al 43,4 per cento.

Un aumento lieve, certo, ma che va contro le promesse fatte dal Premier e dal suo Esecutivo, che al contrario hanno sempre ribadito l’intenzione di abbassare le tasse, non di incrementarle.

Sale anche il rapporto deficit/PIL che nel 2014 è tornato al 3% (e questo sì che ha confermato le promesse). L’aumento anche in questo caso è stato di 0,1 punti percentuali rispetto al 2013 (2,9%), ma ancora nel limite fissato dal Fiscal Compact imposto da Bruxelles.

Bisogna tener conto anche del fatto che, in base ai dati forniti dall’ISTAT, nel IV trimestre dell’anno passato, l’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil (dati grezzi) è stato pari al 2,3%, risultando superiore dell’1,1% rispetto a quello conseguito nello stesso trimestre del 2013. I precedenti tre trimestri 2014 sono stati rivisti in miglioramento.

In ultimo, l’istituto registra una diminuzione della spesa volta a finanziare il debito pubblico. Grazie alla riduzione dei tassi d’interesse infatti, nel quarto trimestre del 2014 l’esborso per interessi passivi è risultato in calo del 4,6% rispetto allo stesso trimestre del 2013, passando da circa 20,7 miliardi di euro a circa 19,7 miliardi di euro.

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