Nobel per la Pace 2019: chi è Abiy Ahmed, primo ministro dell’Etiopia

Camilla Carè

11/10/2019

11/10/2019 - 12:45

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Chi è Abiy Ahmed, Nobel per la Pace 2019 e primo ministro dell’Etiopia, e perché ha vinto il premio.

Nobel per la Pace 2019: chi è Abiy Ahmed, primo ministro dell’Etiopia

Il Nobel per la Pace 2019 è Abiy Ahmed, primo ministro dell’Etiopia che ha rappresentato per la sua nazione una vera e propria svolta epocale grazie ai suoi “sforzi per raggiungere la pace e la cooperazione internazionale, e in particolare per la sua decisiva iniziativa nel risolvere il conflitto con la confinante Eritrea”. Vediamo chi è Abiy Ahimed e perché ha vinto il premio.

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Nobel per la Pace 2019: chi è Abiy Ahmed?

Il vincitore del Nobel per la Pace 2019 Abiy Ahmed Ali, politico etiope figlio di padre musulmano e madre cristiano-ortodossa. Nato nel 1976 nella città di Beshasha a 400 chilometri a sud-ovest di Addis Abeba, Abiy ha invece abbracciato la religione protestante.

La sua carriera politica inizia nell’esercito, dove arriva a ricoprire il ruolo di tenente-colonnello. In questo ruolo viene inviato in Ruanda insieme ai Caschi Blu delle Nazioni Unite, in seguito al genocidio dei Tutsi.

Contemporaneamente si dedica agli studi laureandosi in filosofia e conseguendo successivamente un dottorato presso l’Istituto di Studi sulla Pace e sulla Sicurezza. Prima di salire al governo dell’Etiopia nel 2018 è stato alla direzione dell’Agenzia Etiope per la Sicurezza delle Reti Informatiche, organismo di sorveglianza del Paese che analizza le attività online della popolazione.

Nobel per la Pace 2019: perché Abiy Ahmed?

Il cambiamento che il primo ministro Abiy Ahmed aveva intenzione di portare al Paese è stato dichiarato già dal suo discorso di insediamento, il 2 aprile 2018. In quest’occasione ha teso la mano al nemico storico dell’Etiopia, l’Eritrea, con cui la nazione era in conflitto dal 1998. “Dialogo” e “riconciliazione” sono state le parole usate durante il suo discorso d’insediamento, per indicare la propria volontà di iniziare una trattativa di pace con la nazione vicina, che in un solo anno di mandato ha già mostrato i primi risultati. Il primo ministro ha infatti proceduto a:

*- rilasciare migliaia di prigionieri politici;
*- annullare lo stato di emergenza;
*- riaprire la frontiera con l’Eritrea (chiusa dal 1998).

Vediamo cosa altro porterà a termine nel suo mandato, e come deciderà di investire il premio in denaro del Nobel per la Pace.

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