Nel paese della burocrazia, anche cambiare indirizzo alla propria attività può risultare un’impresa titanica e onerosa dal punto di vista temporale e, soprattutto, economico.
Stando alla normativa attuale, se il titolare vuole trasferire l’azienda rimanendo nello stesso comune, deve semplicemente comunicarlo alla camera di commercio e pagare 95 euro tra diritti camerali e bolli. Fin qui, nulla di complicato o di particolarmente esoso. I problemi nascono quando si vuole trasferire la sede legale della propria attività da un comune ad un altro, indipendentemente dalla distanza che li separa.
Cambiare sede legale
Lo sventurato imprenditore che volesse decidere di mutare la sede dell’impresa di cui è titolare si prepari: i costi burocratici sono molto elevati e in qualche caso equivalgono a pagare la retta annuale di un’università pubblica. Stiamo parlando di un salasso ben superiore ai mille euro.
Vediamo i passaggi e le cifre, una per una.
La registrazione, i diritti camerali e i bolli
Il primo step da fare nel caso di trasferimento della sede legale è il pagamento della registrazione, ovvero il versamento dell’imposta dovuta per registrare l’atto all’Agenzia delle Entrate: per questo tipo di pratiche l’importo ammonta a 168 euro.
Da pagare sono poi i diritti camerali, ossia quei diritti di segreteria dovuti alla camera di commercio per l’iscrizione della società al registro delle imprese, per un importo di circa 90 euro.
Terzo balzello oneroso è l’imposta di bollo da pagare tramite Mui (Modello unico informatico) per la registrazione degli atti notarili: importo forfettario è di 156 euro.
Tre versamenti obbligati che ammontano a 414 euro totali. Tutto qui? Nemmeno per sogno.
Onorari, diritti e spese notarili
E già. Perché adesso arriva il bello (si fa per dire, ovviamente). L’imprenditore deve infatti pagare la voce più salata, ovvero gli "onorari" al notaio al quale si è rivolto per compiere il trasferimento, quella che comunemente è conosciuta come parcella.
Mediamente, per una consulenza di questo tipo, un notaio di piccolo e medio cabotaggio non percepisce meno di 1200 euro (escluse complicazioni: più, infatti, la pratica è complessa, più l’onorario del professionista salirà).
Tirando le somme, ci si rende conto che un imprenditore deve sborsare più di 1600 euro per trasferire la propria attività.
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