Il piano di Conte per salvare l’Italia: 3 fasi per uscire da crisi coronavirus

Flavia Provenzani

01/04/2020

05/07/2021 - 17:05

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Il premier Giuseppe Conte ha parlato di tre fasi di un piano con l’obiettivo di salvare l’Italia dalla crisi del coronavirus: ecco quali sono e cosa prevedono.

Il piano di Conte per salvare l’Italia: 3 fasi per uscire da crisi coronavirus

La fine delle misure restrittive è stata prorogata al 13 aprile, rispetto alla scadenza precedentemente fissata al 3 dello stesso mese.

Oltre ad annunciare tale novità e firmare un nuovo DPCM, il premier Giuseppe Conte ha svelato il piano del Governo per far uscire finalmente l’Italia dall’emergenza e dalla crisi legata al coronavirus.

In conferenza stampa di oggi, 1° aprile, Conte ha parlato di tre fasi che meglio spiegano la strategia del Governo per affrontare il periodo peggiore dal dopo guerra. Questa è composta da tre fasi: la prima è quella attuale, così dura e tragica; nella seconda si darà inizio ad un graduale ritorno alla normalità; nella terza fase lo sforzo per rilanciare l’economia italiana sarà enorme.

Il piano di Conte: 3 fasi per salvare l’Italia dal coronavirus

Nel momento in cui i dati dovessero consolidarsi, inizieremo a programmare un allentamento delle misure”, ha spiegato Conte. La data di fine delle misure restrittive non è ancora stata fissata: “non posso dirvi 14 aprile”, ma il premier conferma che il confronto con il comitato tecnico-scientifico è costante.

Il piano di Conte per far uscire l’Italia dall’emergenza COVID-19, come anticipato, è suddiviso in tre fasi.

La prima fase è quella che stiamo vivendo oggi, caratterizzata da misure restrittive, chiusura di tutte le attività al netto di quelle essenziali, quarantena dei cittadini. In questa fase la curva dei contagi non ha ancora intrapreso un percorso ribassista, per questo motivo è necessario che tutti rispettino le disposizioni del Governo.

La fase due è quella di convivenza con il virus: Conte specifica che in questo periodo verranno adottate delle misure con l’obiettivo principale di allentare quelle attualmente in atto, gradualmente. Nei giorni scorsi gli esperti hanno raccomandato una riapertura dell’Italia e degli altri Paesi colpiti dal coronavirus “a rubinetto”, così da valutare in tempo reale gli effetti e il possibile nuovo innalzamento della curva dei contagi.

La fase tre è invece quella di uscita dall’emergenza e di ripristino dell’assoluta normalità. Conte promette il ritorno di tutti i cittadini alle attività lavorative e a quelle sociali. Questo non sarà certo il periodo più costoso in termini di decessi, ma lo sarà in termini di sforzo nel tentativo di rilanciare l’economia italiana.

L’Italia, come già detto a più riprese, non può salvarsi da sola: c’è bisogno di un aiuto, serio e massiccio, dall’estero e la speranza è che l’UE finalmente decida di tenderci la mano, eurobond o no.

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