Il petrolio ritrova l’ottimismo: prezzi oltre $70 al barile

Violetta Silvestri

7 Dicembre 2021 - 12:05

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Prezzo del petrolio in aumento: il greggio supera i 70 dollari al barile, segno di un ritrovato ottimismo sulla domanda e di un moderato timore sulla variante Omicron.

Il petrolio ritrova l’ottimismo: prezzi oltre $70 al barile

Il petrolio prezza ottimismo ed estende i guadagni: la variante Omicron potrebbe non essere così grave come previsto, attenuando la preoccupazione per le prospettive della domanda.

Le quotazioni Brent e WTI sono quindi in netto rialzo: alle ore 11.48 circa, la prima scambia a 74,88 dollari al barile con un +2,49% e la seconda avanza del 2,94% a 71,53 dollari al barile.

Lunedì 6 dicembre i prezzi sui futures del greggio sono schizzati di quasi il 5%, incassando una rinnovata fiducia sui consumi.

Cosa succede al prezzo del petrolio e quali fattori guidano il rialzo.

Prezzi del petrolio aumentano: i motivi

Le quotazioni del greggio si muovono in un territorio non ostile in questo inizio di settimana.

I dati iniziali mostrano che l’aumento dei casi di Omicron non ha travolto gli ospedali, anche se alcune nazioni stanno mantenendo le restrizioni sui viaggi che dovrebbero ridurre la domanda di carburante per aerei.

Nel frattempo, lunedì le società hanno presentato offerte per il rilascio del greggio dalla riserva strategica degli Stati Uniti.

In Cina, le importazioni di petrolio sono salite ai massimi su tre mesi a novembre dopo che alle raffinerie sono state assegnate nuove quote, secondo i dati del governo. Anche le esportazioni complessive hanno raggiunto un record, con la domanda esterna in aumento prima delle vacanze di fine anno.

In questa cornice, il petrolio sta recuperando le perdite dopo essere calato nelle ultime sei settimane, in parte a causa dell’emergere della nuova variante Covid e dei segnali che i principali consumatori attingeranno alle scorte di greggio di emergenza per domare l’aumento dei prezzi.

A diffondere fiducia sulla domanda futura sono proprio i Paesi esportatori. Il ministro del petrolio iracheno Ihsan Abdul-Jabbar ha detto che si aspetta che i prezzi superino i 75 dollari, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa statale INA.

Domenica 5 dicembre, l’Arabia Saudita ha aumentato i prezzi di vendita ufficiali di gennaio per tutti i tipi di greggio venduti in Asia e negli Stati Uniti fino a 80 centesimi rispetto al mese precedente. Segnale, quest’ultimo, di un calcolato ottimismo sulla domanda.

La volatilità, comunque, potrebbe ancora essere protagonista nel mercato petrolifero. Come suggerito dall’esperta Vandana Hari, fondatrice di Vanda Insights:

“Se l’ottimismo è sostenuto, è probabile che ci sarà una lenta spinta verso l’alto, ma caratterizzata da molta volatilità...Il sentimento rimarrà altamente suscettibile anche a un solo accenno di un pericolo più grave con Omicron”

La quotazione Brent resta sulla soglia dei 75 dollari al barile mentre si scrive.

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