Perché un italiano è stato linciato in Honduras

Martino Grassi

09/07/2021

09/07/2021 - 14:52

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In Honduras un uomo italiano residente nel Paese è stato linciato da una folla di 600 persone perché accusato di aver ucciso il vicino di casa.

Perché un italiano è stato linciato in Honduras

In Honduras è andato in scena un terribile omicidio che ha portato alla morte Giorgio Scanu, un italiano residente nel Paese, accusato di aver ucciso il suo vicino di casa, il 74enne Juan de Dios Flores.

Secondo quanto riportato dalla polizia e da diverse testate locali, la casa di Scanu sarebbe stata presa d’assalto da una folla di 600 persone che si sarebbero accanite contro l’uomo a colpi di bastone, machete e sassi. Nonostante il trasporto in ospedale non c’è stato nulla da fare per l’uomo.

Perché un italiano è stato linciato in Honduras

Giorgio Scanu, un italiano residente in Honduras, è stato ucciso da una folla inferocita composta da centinaia di persone. Nonostante l’intervento delle forze armate non è stato possibile fermare il linciaggio e l’uomo è morto poco dopo il suo arrivo in ospedale. La vicenda è avvenuta a Los Mangos de Yusguare, un villaggio distante circa 80 chilometri da Tegucigalpa, la capitale del Paese. Scunu sarebbe stato accusato di aver ucciso il giorno prima il suo vicino di casa, un 77enne con cui sembra ci fossero stati dissidi.

In una dichiarazione le forze dell’ordine hanno fatto sapere che “una folla inferocita di circa 600 persone, molte delle quali armate” ha fatto irruzione nella casa dell’italiano “con l’evidente intenzione di ucciderlo. La polizia non è tuttavia riuscita a fermare la follia omicida del gruppo. L’omicidio di Juan de Dios Flores sarebbe stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza e una volta diffuse le immagini la folla è scattata, scagliandosi contro l’italiano.

Il tasso di criminalità in Honduras

L’Honduras è uno dei Paesi più pericolosi al mondo, come confermato anche dall’ultimo report di Amensty International in cui viene precisato che anche nel corso dell’ultimo anno “i livelli di violenza e impunità sono rimasti alti, così come la povertà e la disuguaglianza”. La situazione è stata resa ancora più difficile dall’uso eccessivo della forza da parte della polizia e dei militari che cercavano di far rispettare le chiusure nazionali e il coprifuoco.

La piaga maggiore del Paese è legata alle gang e allo spaccio di droga. L’Honduras detiene il tasso di omicidi volontari più alto del mondo e nell’elenco delle città più pericolose spicca San Pedro Sula, dove nel 2011 sono stati registrati 158 omicidi ogni 100.000 abitanti. Alle attività dei narcotrafficanti si affianca poi la tratta degli esseri umani, soprattutto cittadini dell’America Centrale trasportati in modo clandestino negli Stati Uniti.

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