Perchè Google è il miglior posto al mondo dove lavorare?

Valentina Pennacchio

26 Ottobre 2013 - 07:00

Il Great Place to Work Institute ha stilato la classifica delle migliori multinazionali al mondo in cui lavorare: al primo posto troviamo Google, ma perchè è il miglior posto al mondo dove lavorare?

Perchè Google è il miglior posto al mondo dove lavorare?

Perchè Google è il miglior posto dove lavorare? Dopo la notizia che tra le multinazionali al mondo è proprio Google la migliore per i lavoratori, se lo sono chiesti in tanti.

La TOP 100 è stata stilata dal Great Place to Work Institute, considerando il parere dei dipendenti e dei manager e su un campione di oltre 6.000 compagnie in circa 45 Paesi. Vi segnaliamo le prime 24 aziende.

1 Google 13 BBVA
2 SAS Institute 14 American Express
3 NetApp 15 Hilti
4 Microsoft 16 Telefonica
5 W.L.Gore&Associates 17 Accor
6 Kimberly Clark 18 Quintiles
7 Marriott 19 SC Johnson
8 Diageo 20 Fedex Express
9 National Instruments 21 Atento
10 Cisco 22 Mars
11 Autodesk 23 McDonald’s
12 Monsanto 24 Coca Cola Company

Come potete notare non compare neanche un’azienda italiana, assente in generale da tutta la TOP 100. Non solo: diminuiscono anche le sedi italiane delle multinazionali presenti in graduatoria, da 12 nel 2011 a 8 nel 2013.

Perchè Google è il miglior posto dove lavorare?

Il 7 settembre 2013 Google ha festeggiato 15 anni. Google è nata nel 1998 grazie a Larry Page e Sergej Brin, due studenti dell’università di Stanford, che hanno creato in poco tempo un vero e proprio colosso finanziario con migliaia di dipendenti e fatturati da miliardi di dollari. Non solo.

Google è anche il miglior posto al mondo dove lavorare. Perchè? Tutto sta nel capire i problemi e implementare delle soluzioni (come è stato fatto ad esempio per raggiungere una massima integrazione tra lavoro e famiglia), come ha spiegato Alessandro Zollo, amministratore delegato di Great Place to Work Italia:

"È un comparto tendenzialmente giovane che ha un approccio alle risorse umane un po’ diverso da quello tradizionale, tende a liberare creatività e ingegno. E’ il differente approccio sempre teso a conquistare la fiducia e la soddisfazione dei dipendenti con strategie di welfare e di conciliazione dei tempi vita-lavoro".

Andy Serwer della rivista Fortune, che ha pubblicato la classifica, ha aggiunto:

"Ovviamente un buono stipendio e altri benefici economici sono alla base di questa ricetta vincente, ma non vanno dimenticati altri vantaggi come periodi di vacanza bonus, tutele per coniugi o partner e di tipo medico".

Tra i tanti motivi della soddisfazione tra i dipendenti ci sono:

  • 20% time project: un programma di valorizzazione del tempo libero per dedicarsi allo sviluppo delle proprie idee (da una di queste pare sia nata Gmail);
  • TGIF (Thanks God it’s Friday - Grazie a Dio è Venerdì): un momento durante il quale Larry Page e Sergey Brin rispondono ai dubbi dei loro dipendenti per poi festeggia insieme la fine della settimana a base di birra;
  • la settimana in famiglia, al di fuori delle ferie, durante il periodo di Natale, per dare la possibilità ai dipendenti di trascorrere ulteriore tempo con le proprie famiglie;
  • Google ha promosso lo sviluppo sostenibile, invitando i dipendenti a recarsi al lavoro con mezzi ecologici, per poi regalargli una bicicletta;
  • la coda alla mensa ha una "durata ideale" per socializzare senza annoiarsi, ovvero circa 4 minuti;
  • il diametro massimo di un piatto, per un pasto poco abbondante e sano, è di crica 20 cm;
  • dal 2007 le dipendenti neomamme possono disporre di ben 5 mesi di maternità pagata da gestire in piena autonomia.

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