Pensioni, ultime novità: “opzione uomo”, taglio vitalizi del 50% ed esodati

Rosaria Vincelli

2 Novembre 2015 - 16:46

Riforma pensioni 2015, non è ancora stato risolto, secondo Boeri, il problema esodati. Si pensa ad un taglio dei vitalizi del 50%. Ecco tutte le novità della Riforma pensioni di Renzi.

Pensioni, ultime novità: “opzione uomo”, taglio vitalizi del 50% ed esodati

Il tema delle pensioni è ancora al centro dei dibattiti di questi giorni e da più parti arrivano polemiche, ma anche proposte.

Il presidente dell’Inps, Tito Boeri, intervistato da Lucia Annunziata durante la trasmissione in onda su Rai3 “In mezz’ora”, ha mostrato la sua preoccupazione per la posizione che attualmente ricoprono gli esodati ed ha chiarito la sua idea al riguardo.

Pensioni, ultime novità: esodati

Il presidente Boeri durante l’intervista su Rai3 ha affermato che, a suo avviso, il problema esodati non si è concluso ed è giunto addirittura a ritenere che, nonostante sia stata introdotta la settima salvaguardia con la Legge di Stabilità 2016, potrebbe esserci bisogno di un’ottava salvaguardia.

Bisogna preoccuparsi dei veri esodati, soprattutto i lavoratori di piccole imprese dove non c’erano accordi, che semplicemente sono stati licenziati e non sono mai stati coperti, che si trovano tra i 55 e i 65 anni e che si sono ridotti in povertà. Lì bisognerebbe trovare strumenti di sostegno al reddito.

Queste le parole di Boeri.

Saranno necessari circa 1,5 miliardi per finanziare la settima salvaguardia e “la platea continua ad allargarsi”.

Una valida soluzione potrebbe essere rappresentata dalla flessibilità in uscita ma solo se verrà garantita l’equiparazione tra chi va in pensione a 63 e chi a 67 anni: bisogna dare una pensione più bassa a chi va in pensione prima.

Pensioni, ultime novità: taglio vitalizi

Tito Boeri ha ribadito la necessità di attuare una manovra che consenta la riduzione dei vitalizi dei politici, ma che tocchi anche le “pensioni d’oro”.

Vediamo nello specifico cosa sarebbe sensato fare secondo il presidente dell’Inps:

  • una riduzione fino al 50% per i vitalizi dei politici che superano gli 80-85 mila euro all’anno (tale proposta era già presente nel pacchetto di misure avanzate a giugno dal governo sempre per ciò che attiene alla riforma pensionistica);
  • una riduzione delle “pensioni d’oro” fino al 12% (il riferimento deve essere il rapporto tra i contributi versati e la pensione stessa).

Secondo quanto sostenuto da Boeri “A chi ha importi elevati e ha goduto di trattamenti di favore è giusto chiedere un contributo, anche se limitato, parziale…

Il numero delle persone coinvolte in questo senso (politici, dirigenti d’azienda, etc.) non è elevatissimo (circa 200 mila persone), ma è comunque un inizio.

Ha detto ancora Boeri

La nostra idea è che vada fatta una ultima riforma delle pensioni che miri alla sostenibilità sociale perché c’è un problema di iniquità che va affrontato.

Pensioni, ultime novità: lavori del “Comitato ristretto” ed opzione uomo

Il “Comitato ristretto” è stato costituito dalla Commissione Lavoro della Camera, presieduta da Cesare Damiani, al fine di valutare le diciannove proposte di legge in ambito pensionistico avanzate negli ultimi anni.

L’obiettivo è trovare una soluzione unica da proporre al governo e, per il momento, l’ipotesi più plausibile risulta essere una commistione tra la proposta di Boeri e quella di Damiano, una specie di “opzione uomo” basata sul requisito contributivo.

In base ad uno studio effettuato da Ipsos e promosso da Edenred, in 14 Paesi europei, gli italiani risultano i più sfiduciati quando si pensa agli anni che li separano dalla pensione (52%): Boeri fa notare che, seppure un passo avanti in materia di assistenza, anche su indicazioni dell’Inps (introduzione del sistema del reddito minimo garantito), è stato fatto, di poco si è mossa la riforma del sistema pensionistico per ciò che attiene alla flessibilità in uscita.

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