Gli insegnanti chiedono che venga loro riconosciuto lo stato di lavoratori gravosi per accedere all’Ape sociale. Ecco la mozione presentata dalla Regione Marche.
Mentre si infiamma la discussione sulla fase due della riforma delle pensioni, con i sindacati che torneranno a incontrare il Governo sabato per discutere, tra le altre cose, dello stop dell’aumento dell’età pensionabile, tra le ultime notizie sulle pensioni oggi troviamo anche la protesta degli insegnanti che chiedono di essere inseriti tutti, senza distinzioni, nella categoria dei lavoratori impiegati in attività gravose.
Al momento, infatti, solamente le insegnanti della scuola d’infanzia hanno diritto ai benefici concessi per i lavori gravosi, che consistono nella possibilità di accesso alla misura di pensione anticipata Ape sociale e, qualora sindacati e Governo trovassero l’accordo sul punto, anche nell’evenienza di non essere interessati dall’aumento dell’età pensionabile prevista per il 2019.
A tal proposito la Regione Marche, nella persona della Vicepresidente del Consiglio regionale Marzia Malaigia, ha presentato una mozione per chiedere al Governo che venga riconosciuto a tutti gli insegnanti, di qualsiasi livello o grado, il riconoscimento dello status di lavoratori gravosi.
Pensioni oggi: l’insegnamento come lavoro gravoso, presentata mozione
Si complicano le cose per il Governo che, mentre cerca di trovare un accordo con i sindacati, si ritrova a dover fare i conti anche con gli insegnanti, sempre più determinati a chiedere il riconoscimento dell’insegnamento come lavoro gravoso.
La Regione Marche, infatti, ha presentato una mozione per impegnare la Giunta Regionale a chiedere al Governo di estendere i benefici riconosciuti per i lavori gravosi a tutti i livelli di insegnamento.
L’opinione comune, infatti, è quella che l’insegnamento sia sempre più soggetto a un impegno gravoso che va oltre la semplice funzione educativa. Troppo spesso, infatti, gli insegnanti hanno a che fare con fenomeni quali bullismo e con impegni burocratici sempre più impegnativi.
Dello stesso avviso è Vittorio Lodolo D’Oria, medico e tra i massimi esperti in materia di burnout degli insegnanti, che come si legge sul sito di Orizzonte scuola ha commentato:
“Speriamo che la mozione venga approvata e soprattutto sia ascoltata dal governo. A giorni presenterò una mia iniziativa perché i contendenti alle prossime elezioni si meritino il voto dei docenti ascoltando le motivate richieste.”
Pensioni oggi: insegnamento come lavoro gravoso, quali benefici per gli insegnanti?
Il riconoscimento dell’insegnamento come lavoro gravoso, d’altronde, comporterebbe una serie di benefici per gli insegnanti, gli stessi di cui possono fruire, al momento, solo gli insegnanti della scuola d’infanzia.
L’essere impiegati in una delle attività riconosciute come gravose, infatti, dà il diritto (se sussistono tutti i requisiti richiesti) di fare domanda di accesso all’Ape sociale, la misura di pensione anticipata introdotta con l’ultima riforma delle pensioni che non prevede penalizzazioni.
Non solo. Alla luce degli ultimi aggiornamenti, gli addetti ai lavori gravosi potrebbero essere esclusi dal meccanismo dell’adeguamento dell’età pensionabile all’aspettativa di vita, non venendo coinvolti, in questo modo, dal prossimo aumento dell’età per andare in pensione previsto per il 2019.
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