Pensioni news: incontro del 23 marzo, le richieste dei sindacati. Lavoratori in piazza

Stefania Manservigi

22 Marzo 2017 - 18:16

Pensioni news: si incontreranno nuovamente domani 23 marzo le parti sociali e il Governo per discutere anche dei decreti attuativi. Ecco le richieste dei sindacati.

Pensioni news: incontro del 23 marzo, le richieste dei sindacati. Lavoratori in piazza

E’ previsto per domani il nuovo incontro tra sindacati e Governo durante il quale, presumibilmente, si parlerà anche dei decreti attuativi.
I decreti che dovrebbero dare ufficialmente il via ad Ape, Ape social, Quota 41 e tutte le misure introdotte con la Legge di Stabilità, infatti, non sono ancora stati firmati e cresce l’attesa tra i lavoratori che aspettano notizie sicure sulla possibilità di andare in pensione anticipata.
L’incontro tra sindacati e Governo fissato per il 23 marzo, che inizierà alle 9 di mattina, era stato inizialmente previsto per dare il via alla fase 2 della riforma delle pensioni; non essendo stati ancora approvati i decreti attuativi, e avendo proposto i sindacati alcune modifiche rispetto a quanto presentato dal Governo durante l’incontro del 20 marzo, la probabilità che domani si torni a discutere di Ape, Ape social e Quota 41 sembra molto alta.
Sulla base delle ultime news sulle pensioni ecco tutto quello che potrebbe succedere domani: quali saranno le richieste dei sindacati al Governo?

Pensioni news: decreti attuativi, le richieste dei sindacati al Governo
I sindacati non sono rimasti soddisfatti delle proposte riguardanti i decreti attuativi presentate dal Governo durante l’ultimo incontro avvenuto lo scorso lunedì.
Secondo i sindacati, che speravano di poter spingere su un ampliamento delle platee di coloro che grazie alle nuove misure potranno accedere alla pensione anticipata, i criteri adottati dal Governo sarebbero infatti troppo restrittivi.
I sindacati, in particolar modo, avevano chiesto al Governo due o tre finestre temporali per poter presentare le domande di accesso all’Ape sociale e alla Quota 41: sulla base delle ultime news, invece, i lavoratori interessati ad usufruire di una delle due misure potranno presentare domanda unicamente entro il 30 giugno.
A non soddisfare i sindacati è inoltre la definizione delle platee dei beneficiari di Ape sociale e Quota 41: tra i disoccupati che potranno andare in pensione anticipata, ad esempio, non potranno risultare coloro che hanno perso il lavoro a causa della scadenza di un contratto a tempo determinato. Difficile inoltre la distinzione tra i lavori che possono essere considerati gravosi e quindi costituire requisito di accesso alle misure: il Governo infatti non sembrerebbe propenso a riconoscere come elemento principale per capire se l’attività svolta dal lavoratore rientri effettivamente tra quelle considerate gravose la mansione assegnata allo stesso, riducendo in questo modo la platea di coloro che potranno rientrare tra i beneficiari.
Altro scoglio per i lavori gravosi sono i 6 anni di continuità richiesti nello svolgimento dell’attività: come fatto notare più volte dai sindacati, infatti, il requisito della continuità penalizzerebbe alcune categorie di lavoratori, come ad esempio gli edili.

Pensioni news: incontro con sindacati potrà portare a una modifica dei decreti attuativi?
Quello che sperano i tanti lavoratori in attesa di news positive sui decreti attuativi e sulla riforma delle pensioni è che l’incontro di domani con i sindacati possa portare il Governo a fare qualche passo indietro, e rivedere i requisiti di accesso alle misure di pensione anticipata introdotte con la Legge di Stabilità.
A tal proposito, proprio in occasione del confronto che avverrà domani presso il Ministero del Lavoro, le organizzazioni di lavoratori interessate dalla riforma scenderanno in piazza davanti a Montecitorio, per difendere e ribadire i propri diritti. La manifestazione coinvolgerà i lavoratori precoci che chiedono la Quota 41 per tutti, le lavoratrici donne che chiedono la proroga di Opzione donna al 2018 e gli esodati rimasti esclusi dall’ottava salvaguardia.
Un giovedì mattina che si prospetta rovente, dunque, fin dalle prime ore. Il Governo cosa deciderà di fare?

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