In materia di pensioni i dipendenti pubblici per anni hanno potuto usufruire di un istituto, il trattenimento in servizio. Che cos’è? E’ ancora possibile usufruirne? Se sì, quando?
In tema di pensioni ci sono state e ci sono tutt’ora delle differenze tra dipendenti pubblici e privati, essendoci istituti non comuni a entrambe le categorie.
Tra questi troviamo il trattenimento in servizio, istituto riservato esclusivamente ai dipendenti pubblici, che per anni ha consentito agli stessi di rimanere in servizio anche dopo aver raggiunto il compimento dell’età pensionabile.
Attualmente, in seguito alla riforma della Pubblica Amministrazione, le cose sono un po’ cambiate e il trattenimento in servizio è possibile solo in alcuni casi. Quando?
Vediamo di seguito che cosa si intende di preciso con trattenimento in servizio e quando è previsto.
Trattenimento in servizio: che cos’è?
Per prima cosa, cerchiamo di capire bene che cosa si intenda per trattenimento in servizio.
Tale istituto, riservato ai dipendenti pubblici, consente agli stessi di rimanere sul posto di lavoro anche dopo il compimento dell’età pensionabile e cioè per un ulteriore lasso di tempo dopo il raggiungimento dei 66 anni e 7 mesi (attualmente età richiesta per andare in pensione).
Con la riforma della Pubblica amministrazione avvenuta con il dl 90/2014 le cose sono un po’ cambiate, ma prima di allora il dipendente pubblico usufruendo del trattenimento in servizio aveva la possibilità di chiedere e ottenere dall’amministrazione presso cui era in servizio di restare al lavoro per un ulteriore biennio dopo il compimento dell’età pensionabile.
Con la riforma della pubblica amministrazione c’è stata l’abolizione di questo istituto, che ha eliminato quindi la possibilità per il lavoratore di rimanere in servizio anche dopo aver raggiunto l’età per andate in pensione.
Quando è previsto il trattamento in servizio
Abbiamo detto quindi che il dl 90/2014 ha abolito il trattenimento in servizio, ma l’istituto non è del tutto sparito, e ci sono dei casi nei quali è possibile ancora usufruire dello stesso.
E’ vero infatti che, attualmente, la Pubblica Amministrazione è obbligata a collocare a riposo d’ufficio il dipendente al perfezionamento dei 66 anni e 7 mesi di età, ma è vero anche che esiste un’eccezione.
Se al compimento dell’età necessaria per accedere alla pensione il lavoratore non ha raggiunto il requisito contributivo minimo di 20 anni di contributi versati per ottenere la pensione di vecchiaia, infatti, lo stesso può chiedere il trattenimento in servizio a condizione che raggiunga il requisito contributivo richiesto entro l’età massima di 70 anni.
Questa è l’unica circostanza nella quale è possibile continuare a chiedere e usufruire del trattenimento in servizio.
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