Assegno sociale al posto della pensione: si può scegliere, ma conviene?

Simone Micocci

7 Luglio 2021 - 16:30

condividi

Scegliere tra l’assegno sociale e la pensione si può: ma non è detto che sia così conveniente farlo.

Assegno sociale al posto della pensione: si può scegliere, ma conviene?

Andare in pensione più tardi potrebbe essere la giusta soluzione per avere un assegno più alto e godere di una maggiore tranquillità dopo l’uscita dal lavoro.

Tuttavia, non tutti hanno le possibilità economiche per farlo: chi al compimento dei 67 anni ha perso il lavoro e non ha altri redditi a cui fare affidamento, potrebbe dunque avere la necessità economica di andare in pensione.

Ricordiamo, però, che al compimento dei 67 anni c’è un’altra prestazione alla quale si può avere diritto: si tratta dell’assegno sociale. A tal proposito, chi preferirebbe aspettare prima di andare in pensione, così da godere dei vantaggi di un’uscita ritardata, si chiede se esiste la possibilità di prendere per qualche anno l’assegno sociale, giusto per il tempo necessario per garantirsi una pensione d’importo maggiore, e soprattutto se questa potrebbe essere una scelta conveniente.

Si può scegliere tra l’assegno sociale e la pensione?

Il legislatore ha introdotto una misura, quale appunto l’assegno sociale (in vigore dal 1° gennaio 1996 in sostituzione dell’ex pensione sociale) per garantire un sostegno economico a tutti coloro che al compimento dell’età pensionabile - 67 anni nel 2021 - non hanno maturato i requisiti per l’accesso alla pensione di vecchiaia (non avendo, ad esempio, raggiunto i 20 anni di contribuzione) e che vivono in una situazione di bisogno economico.

Ma attenzione: questo non significa che chi è nella condizione di poter presentare domanda di pensione debba necessariamente farlo. Non esiste un obbligo in tal senso, come non esiste per questi alcun vincolo riguardante la possibilità di scegliere per qualche anno di fruire dell’assegno sociale al posto della pensione.

Una volta compiuti 67 anni, e con 20 anni di contributi alle spalle, avete quindi la possibilità sia di fare domanda di pensione che di chiedere l’assegno sociale, sempre se ovviamente ne soddisfate i requisiti economici per farlo.

La domanda che ci facciamo è: davvero conviene preferire l’assegno sociale alla pensione? Proviamo a capirlo.

Conviene chiedere l’assegno sociale al posto della pensione?

Con l’introduzione del regime di calcolo contributivo della pensione, viene previsto un meccanismo che “premia” coloro che vanno in pensione più tardi.

Questo viene previsto con l’introduzione dei coefficienti di trasformazione, i quali vanno a trasformare il montante contributivo in pensione, che sono tanto più alti quanto più tardi si va in pensione.

Andare in pensione con qualche anno di ritardo, dunque, ha un vantaggio.

Prendiamo il caso di una persona che smette di lavorare a 67 anni e che tuttavia decide di andare in pensione con qualche anno di ritardo. Nel dettaglio, questa avrebbe un assegno più alto del 3,5% se decide di aspettare un anno, del 7,3% se invece decide di aspettarne due. Andando in pensione a 71 anni, invece, l’assegno sarebbe più alto del 16% rispetto a quanto si avrebbe avuto diritto all’età di 67 anni.

Aspettare, dunque, potrebbe anche essere conveniente ma bisogna considerare la propria condizione economica. Conviene rinunciare a uno o più anni di pensione per avere un piccolo vantaggio percentuale?

Per intenderci, una pensione mensile di 1.000€ netti a 67 anni sarebbe di 1.035€ a 68 anni. Un’extra di 35€ al mese, quasi 450€ l’anno (calcolati su tredici mensilità): ma per avere questo vantaggio avete rinunciato a un anno di pensione a 1.000€, quindi a 13.000€ netti.

Non sarebbe, dunque, così conveniente aspettare, a meno che nel frattempo non continuiate a lavorare. In quel caso, continuando a versare contributi che si accumulano nel montante contributivo, e ritardando l’accesso alla pensione anche di un solo anno, si potrebbe beneficiare di un assegno più alto di circa il 10-12% (il che dipende da quanto si guadagna e dunque si versa a titolo contributivo).

E nel caso in cui si potesse nel contempo beneficiare dell’assegno sociale? Questo ha un importo annuo che, solo per coloro con reddito zero, è di 5.983,64€.

In questo modo si potrebbe mitigare la perdita della pensione non percepita nell’anno che si aspetta per avere un assegno più alto.

L’operazione rinuncia alla pensione e percezione dell’assegno sociale avrebbe così una perdita di circa 7.000€ (togliendo dalla pensione a cui si è rinunciato quanto percepito di assegno sociale). Se consideriamo che il vantaggio è di circa 450€ netti l’anno su una pensione di 1.000€, questo dovrebbe comunque aspettare circa 15 anni prima di “ammortizzare” quanto rinunciato e cominciare a vederne i vantaggi.

Un’operazione che non sembra essere così conveniente, ragion per cui - nel caso al compimento dei 67 anni non ci sarebbe la possibilità di continuare a lavorare - è comunque meglio fare domanda di pensione anziché aspettare e godere nel contempo di una prestazione come può essere l’assegno sociale.

Argomenti

Iscriviti a Money.it