Pensione 2014 per periti industriali: Ecco le istruzioni dell’Eppi

Marta Panicucci

18/11/2013

Pensione 2014 per periti industriali: Ecco le istruzioni dell’Eppi

L’Eppi è l’ente di previdenza dei periti industriali e dei periti industriali laureati. Nato nel 1997 con il decreto legislativo 103/96, si occupa della previdenza obbligatoria di tutti i periti industriali iscritti negli appositi collegi, che esercitano l’attività professionale autonoma nelle sue diverse forme.

L’Eppi si occupa anche dei servizi previdenziali a favore dei suoi iscritti come la pensione di vecchiaia. Ecco tutte le informazioni utili ai fine dell’accesso alla pensione per periti industriali e periti industriali laureati.

Requisiti

Secondo il regolamento previdenziale dell’Eppi, i periti hanno la possibilità di accedere alla pensione di vecchiaia grazie a diverse modalità:

  • 65 anni di età e almeno 5 anni di contribuzione,
    oppure
  • 57 anni, 5 annualità di contribuzione, cessazione della libera professione e importo dell’assegno pensionistico non inferiore a 1,2 volte l’assegno sociale pari a 530,76 euro,
    oppure
  • 40 annualità di contribuzione, cessazione della libera professione e assegno pensionistico non inferiore a 1,2 volte l’assegno sociale pari a 530,76 euro.

Misura della pensione

L’importo della pensione annua è determinato secondo il sistema contributivo moltiplicando il montante individuale dei contributi soggettivi per il coefficiente di trasformazione, consultabile nella tabella, relativo all’età dell’iscritto alla data di decorrenza della pensione.

Coefficienti di trasformazione in vigore dal 01/01/2013

età valori% età valori%
57 4,304 69 6,283
58 4,416 70 6,541
59 4,535 71 7,924
60 4,661 72 8,319
61 4,796 73 8,750
62 4,940 74 9,227
63 5,094 75 9,751
64 5,259 76 10,335
65 5,435 77 10,983
66 5,624 78 11,701
67 5,826 79 12,499
68 6,046 80 13,378

Il coefficiente di trasformazione viene rapportato alle frazioni di anno con incremento pari al prodotto di un dodicesimo della differenza tra i coefficienti di trasformazione corrispondenti alle età immediatamente superiore ed inferiore a quella dell’iscritto ed il numero dei mesi costituenti la frazione di anno.

Il montante contributivo individuale, costituito dal complesso dei contributi soggettivi ed integrativi, viene annualmente incrementato il 31 dicembre di ogni anno, con l’esclusione della contribuzione dell’anno medesimo, secondo il tasso di capitalizzazione.

L’aliquota di computo per il calcolo della pensione può essere variata, nel rispetto dei limiti prescritti dalla legge, con delibera del Consiglio di Indirizzo Generale, indipendentemente dall’aliquota di finanziamento.

Il tasso annuo di capitalizzazione è pari alla media quinquennale del tasso annuo di variazione nominale del Pil calcolata dall’Istat, con riferimento al quinquennio precedente all’anno da rivalutare.

Decorrenza e integrazione

La pensione di vecchiaia va richiesta presentando on line il modello pensione di vecchiaia e decorre, a scelta dell’iscritto, dal mese successivo alla presentazione della domanda, oppure dal mese successivo a quello in cui si raggiungono i requisiti minimi necessari.

Nel caso in cui l’iscritto prosegua l’attività professionale dopo la data di decorrenza della pensione avrà diritto ad un supplemento di pensione calcolato con il sistema contributivo e liquidabile con cadenza biennale.

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