Paul Krugman su austerity: bomba ad orologeria

Erika Di Dio

15 Novembre 2012 - 15:47

Paul Krugman su austerity: bomba ad orologeria

Riportiamo qui di seguito la traduzione di un articolo pubblicato ieri, 14 Novembre, dal noto economista americano Paul Krugman, attuale professore di Economia e Relazioni Internazionali all’Università di Princeton, pubblicato sul suo blog del New York Times The conscience of a liberal.

Austerity bomb o fiscal cliff?

Brian Beutler del Talking Points Memo (organizzazione web di stampo politico creata e diretta dal giornalista e storico Josh Marshall, nd.r.) sembra essere stato il primo ad usare l’espressione "bomba ad orologeria dell’austerity" (austerity bomb) per ciò che si pensa accadrà alla fine di quest’anno. Mi sembra un termine migliore rispetto a "fiscal cliff" (definito "precipizio fiscale" dagli economisti italiani). Utilizzando questa espressione infatti, la gente è indotta ad immaginare che si tratti di un problema di eccessivo deficit quando in realtà qui si parla del rischio che il deficit sarà troppo piccolo; inoltre, e parallelamente, il discorso del precipizio fiscale scatena una reazione a catena di ingannevoli ragionamenti che porta poi la gente a pensare, "Quindi questo significa che dobbiamo mettere in atto la Bowles-Simpson (dal nome dei due co-presidenti, nome completo: Commissione Nazionale sulla Responsabilità Fiscale e le riforme; si tratta di una Commissione Presidenziale creata nel 2010 dal Presidente americano Obama per la creazione di politiche atte a migliorare la situazione fiscale e garantire la sostenibilità fiscale nel lungo periodo, n.d.r) e innalzare l’età pensionabile!" che invece non ha nulla a che fare con questo.

E non può essere sottolineato abbastanza il fatto che tutti quelli che straparlano dei pericoli della suddetta bomba ad orologeria non stanno facendo altro che riconoscere che i Keynesiani avevano ragione sin dall’inizio riguardo al fatto che tagliare la spesa e aumentare le tasse a lavoratori ordinari sia un’idea distruttiva per un’economia depressa e che in realtà si dovrebbe fare proprio il contrario.

La triste situazione europea

E intanto in Europa, che ha avuto complessivamente molta più austerity di noi, tristi nuovi numeri per quanto riguarda la produzione industriale e un peggioramento nel tasso di disoccupazione:

Tra l’altro alcuni lettori mi hanno chiesto cosa sta accadendo in Irlanda, che ha subito un calo particolarmente forte nel settore della produzione industriale. La risposta appare, in parte, essere Lipitor (farmaco che abbassa il colesterolo, n.d.r). Ossia, brevetti in scadenza su alcuni importanti farmaci hanno creato un "precipizio" per le esportazioni farmaceutiche dell’Irlanda.

Non si vuole ingrandire l’effetto reale sui cittadini irlandesi: l’industria farmaceutica ha un peso notevole per quanto riguarda il Pil irlandese, ma non tanto in materia di occupazione o per quanto riguarda il PNL, in quanto è ad alto impiego di capitale e gran parte del valore aggiunto è attribuito alle multinazionali straniere. Ancora, non quello di cui l’Irlanda aveva bisogno.

Traduzione italiana a cura di Erika Di Dio. Fonte: The conscience of a liberal

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