Palladio: nuovo record per la materia prima migliore del 2017

Flavia Provenzani

3 Gennaio 2018 - 14:32

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La quotazione del palladio sale ancora, dopo il rally del 55% registrato nel 2017. Tutto merito del dollaro debole e del calo delle scorte.

Palladio: nuovo record per la materia prima migliore del 2017

Il rialzo della quotazione del palladio non sembra volersi fermare.

Il metallo, utilizzato all’interno dei motori a benzina per ridurne l’inquinamento, è salito ad un nuovo record sulla borsa newyorkese. Il merito va all’indebolimento del dollaro per la quinta sessione consecutiva, fattore che aumenta l’attrattiva delle materie prime come investimento alternativo. Le scorte di palladio nei magazzini monitorati dal Nymex sono diminuite del 25% a dicembre, in calo per il quarto anno consecutivo. Non succedeva dal 2000.

Il palladio è salito del 55% nel 2017, la migliore performance monitorata da Bloomberg tra i 34 contratti future sulle materie prime più attivi.

Il grafico annuale mostra l’andamento nell’ultimo anno del palladio con consegna a marzo 2018

La quotazione del metallo è aumentata grazie al miglioramento delle vendite di auto unito alla solidità della domanda e al calo sul fronte dell’offerta. La produzione di palladio continuerà a rimanere indietro rispetto al suo consumo almeno fino al 2022 secondo gli analisti di Morgan Stanley, come riportato in una nota dell’11 dicembre.

Il mercato teme la carenza dell’offerta di palladio, il che costituisce un altro fattore rialzista.

I futures sul metallo con consegna a marzo sono in salita del 2,5% a $1.087,35 l’oncia sul Nymex, dopo aver toccato quota $1.090,45, il livello più alto sul contratto più attivo visto l’ultima volta nel 1986.

Sebbene la sua quotazione molto alta faccia sì che il palladio sia spesso annoverato insieme al platino tra i metalli preziosi, il suo scarso utilizzo da parte dei gioiellieri e degli investitori lo fa assomigliare più al rame, al nichel e allo zinco più di quanto non facciano l’oro o l’argento.

Circa l’81% del consumo mondiale di palladio nel 2017 è stato dedicato ai convertitori catalitici, mentre l’altro 20% ad un uso simile negli impianti industriali, secondo i dati forniti da Johnson Matthey, il più grande raffinatore al mondo di platino. Di contro, gli investimenti e i gioielli costituiscono regolarmente poco più del 40% della domanda.

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