Padoan: banche resistenti ma serve altro. Crescita debole, investimenti fermi

Flavia Provenzani

6 Aprile 2016 - 14:58

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Nuovo quadro macroeconomico dal ministro Padoan sul sistema banche e investimenti. Ripresa economica debole, ma le misure finanziarie aiuteranno.

Padoan: banche resistenti ma serve altro. Crescita debole, investimenti fermi

Parola di Padoan, ministro dell’Economia: il sistema bancario ha resistito bene alla recessione, anche se rimane valido il bisogno di un rafforzamento.

Dal Salone del Risparmio di Milano arrivano gli ultimi commenti sulla fragilità delle banche italiane per bocca di Pier Carlo Padoan, che coglie l’occasione per sottolineare l’impegno del Governo Renzi ai fini del rafforzamento dell’intero comparto bancario.

Padoan offre una panoramica dettagliata delle ultime dinamiche interno al sistema banche italiano: dal decreto salva-banche alla riforma sulle popolari e all’impegno verso l’omologazione richiesta dalla BCE per rendere le banche italiane più sicure e per «aumentare l’efficienza e la qualità del settore e facilitare lo smobilizzo dei crediti in sofferenza e migliorare le procedure concorsuali».

Nuove misure: effetto positivo per lo 0,2% del PIL

Intanto aumenta l’attesa per la prossima pubblicazione del Def, nel quale ci si aspetta di vedere quali saranno gli effetti delle misure orientate alla crescita direttamente sul PIL.

Secondo il ministro, il governo prevede che le misure messe in atto al fine della crescita avranno un effetto rialzista per un valore dello 0,2% del PIL, nel lungo periodo fino all’1%.

Padoan chiarisce:

«Nel Documento di economia e finanza che verrà pubblicato nei prossimi giorni abbiamo valutato l’impatto delle misure contenute in questo pacchetto. Le simulazioni indicano che potranno generare lo 0,2% in più di Pil rispetto allo scenario base e fino all’1% nel lungo periodo».

Padoan: l’economia è cambiata, conseguenze su investimenti

Terminato l’intervento sulle banche italiane, è il turno di un’analisi macroeconomia più ampia da Padoan.

Il ministro spiega come le condizioni attuali dell’economia siano ben diverse da quelle di pochi anni fa e che le previsioni di un tempo non hanno trovato realizzazione a causa delle caratteristiche attuali del sistema economia.

«Il contesto in cui ci troviamo ora è diverso da quello che ci saremmo aspettati qualche anno fa. Ci saremmo aspettati dopo una recessione profonda come quella iniziata nel 2008 sarebbe stata seguita da una ripresa dinamica, quella che viene definita una ripresa a V».

Qualcosa secondo Padoan non va:

«Nonostante le misure particolarmente aggressive di politica monetaria, la ripresa resta al di sotto delle aspettative, è più debole delle precedenti».

Le conseguenze sono varia, ma il ministro dell’economia ha deciso di soffermarsi sulle ripercussioni della crescita lenta sugli investimenti.

«La ragione immediata è una debole attività di investimento».

Tutto ruota intorno alla domanda, che non riesce a crescere tanto da giustificare i piani di investimenti. Pesa l’incertezza dei mercati, che iniziano a parlare, come riportato dallo stesso Padoan, di «nuova normalità».

È questa, secondo il ministro, la ragione principale della forte volatilità.

Il Salone del Risparmio

Mercoledì 6 aprile ha il via la settima edizione de «Il Salone del Risparmio», evento incentrato sui temi di gestione del risparmio ospitato al MiCo.
Verrà discussa la centralità del tema del risparmio, capace di alimentare una crescita virtuosa del Paese e la necessità di formare il normale risparmiatore circa i temi base dell’economia.

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