Oro scenderà a 1.100$ nel 2015 secondo Credit Suisse

In un recente report dedicato alle commodity, gli analisti di Credit Suisse hanno analizzato dettagliatamente le condizioni di mercato dell’oro e soprattutto le prospettive per le quotazioni da qui al prossimo anno. Gli specialisti della banca d’affari elvetica ritengono che, al di là del recente forte rialzo dei prezzi dopo il meeting della Federal Reserve di giovedì scorso, il quadro complessivo per il metallo prezioso non è affatto entusiasmante.

Credit Suisse sottolinea che nel primo semestre dell’anno i prezzi non hanno reagito in modo vistoso al flusso di notizie provenienti dalle regioni più hot del momento, quali l’Iraq e l’Ucraina. Le crescenti tensioni geopolitiche hanno solo saltuariamente provocato qualche scossone alla quotazione del metallo. Secondo la banca svizzera ciò denota una sostanziale debolezza di fondo, che nei prossimi mesi potrebbe provocare nuovi pesanti cali.

Gli esperti di Credit Suisse sottolineano poi che gli investimenti sul metallo prezioso sono in costante calo, tanto che gli asset detenuti dagli Etf sono scesi ai minimi da ottobre 2009. Inoltre non appena i tassi di interesse inizieranno a salire, probabilmente all’inizio del prossimo anno, lo scenario per l’oro potrebbe diventare ancor più negativo. La banca elvetica si aspetta una flessione dei prezzi fin sotto 1.200$ entro la fine dell’anno.

Gli specialisti del gigante bancario svizzero stimano un prezzo medio per l’anno in corso di 1.270$ l’oncia, ma nel 2015 è attesa una forte discesa fino a 1.100$ l’oncia. Le prospettive restano molto negative anche per l’argento, nonostante la buona domanda industriale e la crescita del mercato della gioielleria. Credit Suisse stima un prezzo medio 2014 a 19,8$ l’oncia, ma il prossimo anno viene stimata una discesa molto robusta a 18,5$ l’oncia.