Oro perde 1.200$ dopo il lavoro USA: se va sotto 1.180$, il prossimo target è a 1.000$

Nicola D’Antuono

6 Ottobre 2014 - 06:52

L’ottimo dato sull’occupazione negli USA ha spinto gli investitori ad abbandonare ancora i metalli preziosi, facendo così crollare l’oro sui minimi annuali a 1.190$ l’oncia

Oro perde 1.200$ dopo il lavoro USA: se va sotto 1.180$, il prossimo target è a 1.000$

Quella di venerdì è senza dubbio una giornata da dimenticare per i metalli preziosi, che hanno accusato pesanti perdite dopo la comunicazione dei dati sull’andamento dell’occupazione negli Stati Uniti a settembre. L’ottimo risultato dei non-farm payrolls (+248mila nuovi occupati, oltre le attese) e la discesa della disoccupazione sotto la fatidica soglia del 6%, indicata dalla FED come livello d’allerta per ritoccare i tassi di interesse verso l’alto, hanno fatto volare il dollaro americano e di conseguenza crollare tutte le più importanti materie prime. Tra queste spicca l’oro, che storicamente presenta una forte correlazione inversa con il biglietto verde.

Il metallo giallo ha visto la propria quotazione sprofondare sotto 1.200$ l’oncia. I prezzi hanno toccato il bottom più basso dell’anno a 1.190$, facendo diventare la performance del 2014 negativa dopo che nel primo trimestre era avvenuto un balzo vicino al 15%. Negli ultimi tre mesi circa il valore dell’oro è diminuito di oltre dieci punti percentuali. Ora il metallo prezioso è atteso al delicato test dei supporti di lungo periodo posti a 1.180$ l’oncia, area di minimo toccata sia a fine giugno 2013 (anno in cui l’oro ha ceduto quasi il 29%) che a fine dicembre scorso. E’ chiaro che l’eventuale perdita decisa di questa area chiave del prezzo potrebbe sancire un nuovo sell-off.

Da un punto di vista tecnico appare poi molto probabile l’avvio di un robusto approfondimento ribassista, che dovrebbe avere come target minimo l’approdo a 1.000$ l’oncia (obiettivo indicato da diverso tempo dalla banca d’affari newyorkese Goldman Sachs). Tra i metalli preziosi non è stato solo l’oro a evidenziare grosse difficoltà. E’ crollato l’argento in area 16,7$ l’oncia ai minimi da oltre quattro anni, mentre il platino si è inabissato fino a 1.220$ l’oncia ai minimi da cinque anni nonostante lo sciopero in Sudafrica durante diversi mesi (qui la performance a tre mesi è -23%).

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