Oro: ecco le aspettative per il 2016 dopo il rialzo dei tassi negli Usa

Nicola D’Antuono

18 Dicembre 2015 - 19:20

Come si comporterà l’oro dopo l’aumento dei tassi negli Usa? Ecco le attese per il prossimo anno

Oro: ecco le aspettative per il 2016 dopo il rialzo dei tassi negli Usa

Non c’è pace per le quotazioni dell’oro, che continuano a restare sotto pressione anche dopo l’aumento dei tassi di interesse negli Stati Uniti. L’avvio della stretta sui tassi da parte della FED, che dovrebbe essere il preludio a un costante ma graduale incremento del costo del denaro nel 2016, sembra aver influito negativamente sul metallo giallo, che ora rischia di aggiornare i minimi più bassi degli ultimi 6 anni in concomitanza con il ritorno del rally del biglietto verde (ai top da circa 13 anni a questa parte). Il prezzo dell’oro spot sui mercati internazionali è sceso sotto 1.050$ l’oncia e a questo punto appare sempre più probabile l’approdo sulla soglia psicologica dei 1.000$ l’oncia.

Il crollo dei prezzi potrebbe anche essere superiore al previsto, soprattutto se dovessero scattare migliaia e migliaia di ordini di stop loss automatici posizionati al di sotto dei 1.000$ l’oncia. La quotazione, che secondo Bank of America Merrill Lynch scenderà a 950$ entro fine 2016, potrebbe diminuire ulteriormente, e con grande velocità, puntando addirittura i bottom di area 680$ l’oncia risalenti alla crisi finanziaria post crack Lehman Brothers di fine 2008. In caso di reale sell-off fino ai bottom di 7 anni fa, l’oro perderebbe più del 50% dai valori correnti. Tuttavia, secondo Névine Pollini, esperto di materie prime per Union Bancaire Privée, la quotazione dell’oro potrebbe iniziare una fase di consolidamento tra 1.300$ e 1.000$ l’oncia.

Lo specialista in commodity della banca d’affari francese ritiene che il trend di medio periodo resterà negativo, ma un eventuale ulteriore crollo dei prezzi dipenderà molto dall’intensità con la quale la FED agirà ancora sui tassi di interesse da qui ai prossimi mesi. UBP non è convinta che Janet Yellen & co. mettano subito in atto una stretta monetaria significativa, dopo aver mantenuto i tassi a zero per 7 anni, in quanto l’economia dei mercati emergenti (Cina compresa) potrebbe non essere in grado di assorbire completamente un costante aumento dei tassi. Secondo UBP, l’oro resterà sotto il tiro delle vendite, ma forse riuscirà a cavarsela rimbalzando da quota 1.000$ l’oncia.

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