Oro: domanda e investimenti in calo. Quotazione stabile sotto 1.300$

Nicola D’Antuono

22 Maggio 2014 - 06:41

Da un punto di vista fondamentale ci sono alcune indicazioni negative per l’oro, ma probabilmente non avranno un grosso impatto sui prezzi

Oro: domanda e investimenti in calo. Quotazione stabile sotto 1.300$

Secondo quanto emerso nell’ultimo rapporto del World Gold Council, nel primo trimestre la domanda di oro è diminuita leggermente a 1.074,5 tonnellate. A fronte di una riduzione della domanda di lingotti da parte delle banche centrali e per investimenti (in particolare negli Etf), è avvenuto un incremento della richiesta di gioielli, soprattutto da parte dei consumatori cinesi. Infatti la domanda di oro per il settore della gioielleria ha registrato un incremento del 3%, di cui oltre un terzo coperto dalla Cina. Male, invece, la domanda indiana, calata quasi del 9% a causa delle tasse sull’import di oro e altri metalli preziosi applicate dal governo per far fronte alla difficile situazione relativa al deficit delle partite correnti nel bilancio commerciale del subcontinente.

Per quanto riguarda gli investimenti nel metallo prezioso, gli asset detenuti dall’SPDR - l’Etf che investe in oro fisico più grande al mondo – sono scesi a 780,19 tonnellate, il livello più basso dal 2008. In calo ci sono anche gli acquisti effettuati da hedge funds e banche d’affari, in quanto secondo la CFTC le posizioni net long sugli asset speculativi in oro sono diminuite nella scorsa settimana. Sul fronte istituzionale, però, presto potrebbero esserci indicazioni positive per l’andamento dei prezzi sui mercati internazionali. Infatti, oltre al possibile aumento della richiesta di beni rifugio (che include anche l’oro) per le tensioni geopolitiche in Ucraina e la forte incertezza sulle borse, va annoverata anche la possibilità che l’India allenti le restrizioni sull’import di oro.

Inoltre in Svizzera si voterà l’opzione di far detenere almeno il 20% degli asset della SNB in oro, anziché totalmente in valute estere (con l’euro presente sempre in grosse quantità nei forzieri elvetici per tenere il floor di 1,20 stabile nel tempo), mentre le banche centrali europee hanno raggiunto un accordo che impedisce la vendita di più di 400 tonnellate di oro fino a settembre prossimo. Nel frattempo sui mercati internazionali l’oro continua a muoversi lateralmente in area 1.290$ l’oncia. Da un punto di vista tecnico sembra ormai imminente un boom dei prezzi, ma resta da capire in quale direzione. Se al ribasso, l’oro sarebbe proiettato verso 1.240$ prima e 1.200$ poi; se al rialzo i prezzi dovrebbero spingersi senza grosse difficoltà fino a 1.350$ prima e 1.400$ poi.

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