Oro da vendere sui rimbalzi sopra 1.300$ secondo Société Générale

Negli ultimi giorni l’oro ha evidenziato una certa debolezza a seguito dell’allentamento delle tensioni geopolitiche in Ucraina, mostrando una discesa fino in area 1.280$ l’oncia. Secondo gli analisti finanziari di Société Générale, il metallo prezioso lo scorso anno ha perso il ruolo di bene rifugio contro i rischi sistemici e ha pagato le aspettative di avvio della stretta monetaria negli Usa, che dovrebbe completarsi nella prima parte del 2015. Il rally di inizio anno, da area 1.200$ a 1.390$, è stato favorito da movimenti speculativi, dal ritorno degli acquisti sugli Etf (dopo l’enorme deflusso dello scorso anno) e dal peggioramento della crisi geopolitica in Ucraina.

Negli ultimi tempi, però, l’oro è tornato a muoversi in uno scenario poco favorevole, nonostante le recenti dichiarazioni della chairwoman della Federal Reserve, Janet Yellen, secondo la quale la politica monetaria negli Usa resterà accomodante ancora per molto tempo. Alla Société Générale ritengono che l’oro sia inserito in una fase discendente di medio periodo, iniziata lo scorso anno con il primo rosso dopo ben dodici anni consecutivi (-28%). La banca francese suggerisce di vendere l’oro sui rimbalzi sopra 1.300$ l’oncia, in quanto nel giro di un paio d’anni potrebbe stabilizzarsi su una quotazione molto vicina ai 1.000$ l’oncia.

Da un punto di vista fondamentale contro l’oro giocano almeno tre variabili chiave: le aspettative di bassa inflazione nei prossimi anni, la ripresa economica negli Usa sempre più robusta e la fine delle politiche monetarie ultra-espansive delle grandi banche centrali. Ieri il metallo prezioso ha perforato il supporto di area 1.280$ solo temporaneamente, toccando il minimo più basso degli ultimi venti giorni a 1.277$ l’oncia. Il quadro tecnico resta precario, ma non va escluso nel breve termine un rimbalzo in area 1.290$ - 1.300$, la zona di vendita indicata da SocGen come interessante per posizionarsi short sul metallo.