Attesa per le 13.45 la decisione della Bce sui tassi di interesse. Ma c’è già chi scommette su un rinvio a giugno.
Potrebbero essere smentiti dai fatti e dal discorso di Draghi atteso per oggi, ma secondo gli analisti e gli addetti ai lavori, il mese di maggio sarà un altro mese di stallo. Questo pomeriggio probabilmente Draghi sarà impegnato nell’ennesimo "discorso in equilibrio" per rassicurare i mercati. Da una parte infatti dovrà motivare la decisione di lasciare i tassi invariati, ma dall’altra ribadire che la Bce è sempre "pronta ad agire" in caso di necessità.
Le possibilità
Delle carte nella manica di Draghi ne parliamo ormai da mesi, anche se, ad ogni riunione, si rimanda un intervento a quella successiva. Anche alla vigilia della riunione di oggi si è vociferato intorno a tutte le possibili mosse della Bce: il taglio dei tassi per rispondere a un rialzo dei tassi di mercato o dell’euro, forniture di liquidità condizionate per far sbloccare il credito, acquisto di titoli per far fronte a un peggioramento delle aspettative d’inflazione e lo stop alla sterilizzazione dei titoli dei Paesi in crisi acquistati con il programma Smp nel 2010 e 2011.
Questa ultima mossa, costituirebbe un degno sostituto ad un taglio dei tassi tradizionale, ma avrebbe comunque l’obiettivo di normalizzare tassi overnight molto volatili e calmierarli in modo da far da freno all’euro, ormai giunto alla soglia di cambio di 1,40 dollari.
Perché aspettare?
Nonostante siano molti gli strumenti a disposizione di Draghi, la scarsa convinzione con cui ne ha parlato ultimamente fa pensare ad un altro rinvio. E’ probabile quindi che il discorso di oggi di Draghi abbia lo scopo di tranquillizzare i mercati sulla presenza della Bce, sempre attenta e pronta ad intervenire, e di spiegare i motivi dello stallo.
Questi posso essere facilmente riassumibili nei segnali di crescita dell’economia dell’eurozona e il mini-rimbalzo dell’inflazione. Guardando gli ultimi dati infatti, benché non siano molto chiari, la Bce potrebbe non avvertire l’urgenza di intervenire sul tasso di interesse. L’ultimo dato sull’inflazione ha segnato un rimbalzo dallo 0,5% di marzo allo 0,7% di aprile, con un’inflazione di fondo in aumento dallo 0,7% all’1%. I numeri sono sotto le aspettative e probabilmente non permettono di raggiungere i livelli fissati dalla Bce per il 2014, né per 2015, ma forse, e su questo punta la Bce, è possibile raggiungere il traguardo nel 2016.
Il Draghi Day avrà inizio alle 13.45 quando la Bce diffonderà la decisione sul tasso ufficiale, per proseguire con la conferenza stampa alle 14.30.
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