Riaperture, cosa ha detto Draghi oggi in conferenza stampa: i punti chiave

Martino Grassi

16/04/2021

16/04/2021 - 17:06

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Riaperture, scostamento di bilancio e le opere che sono state messe in cantiere. Sono questi i tre punti principali che sono stati affrontati dal premier Draghi nel corso della conferenza stampa di oggi. Ecco tutte le novità.

Riaperture, cosa ha detto Draghi oggi in conferenza stampa: i punti chiave

Si è conclusa la conferenza stampa tenuta dal primo ministro Mario Draghi e dal ministro della Salute Roberto Speranza che ha affrontato tre tematiche principali: le riaperture, lo scostamento di bilancio e le opere che sono state messe in cantiere.

Le principali novità prevedono un ritorno alle zone gialle a partire dal 26 aprile, consentendo l’apertura dei ristoranti sia a pranzo che a cena, e il ritorno sui banchi di scuola in tutte le regioni gialle e arancioni. Novità anche per lo spostamento tra regioni. Ecco tutto quello che ha detto il premier Draghi.

Riaperture, cosa ha detto Draghi oggi in conferenza stampa

Nel corso della conferenza stampa di oggi, partita con qualche minuto di ritardo, il premier Mario Draghi ha annunciato un allentamento delle restrizioni legate al coronavirus, precisando che si tratta di un rischio ragionato, un rischio fondato sui dati che sono in miglioramento”, Il primo ministro ha confermato che a partire dal 26 aprile sarà introdotta nuovamente la zona gialla, con delle differenze rispetto al passato, dando la precedenza alle attività all’aperto, anche per i ristoranti sia a pranzo che a cena.

Per quanto riguarda le scuole il governo ha stabilito che gli studenti dovranno tornare tutti in aula sia nelle zone gialle che in quelle arancioni, mentre nelle zone rosse “vi sono modalità che suddividono in parte in presenza e in parte a distanza”. I dati della campagna di vaccinazione sono incoraggianti, “con tante sorprese positive e qualcuna negativa e questo è stato fondamentale per prendere le decisioni” sulle riaperture, ha continuato ancora Draghi. Il premier ha annunciato che saranno permessi anche gli spostamenti tra le zone gialle in un primo momento, e in seguito sarà introdotto anche un pass tra le regioni di colori diversi, senza fornire ulteriori precisazioni.

Al momento le uniche aperture certe sono quelle del 26 aprile, se la situazione lo consentirà sarà seguita una road map che consentirà maggiori libertà anche ad altre attività, nello specifico il ministro Speranza ha preannunciato una riapertura delle piscine dal 15 maggio, la ripresa di alcune attività nelle palestre dal 1 giugno e la ripartenza degli eventi fieristici dal 1 luglio.

Le riaperture sono la risposta dell governo “al disagio di categorie e giovani, portano maggiore serenità nel Paese, pongono le basi per la ripartenza dell’economia”. Il premier ha aggiunto che nei prossimi mesi ci sarà con molta probabilità un rimbalzo molto forte “e poi dovremo attestarci su un sentiero di crescita. Il rimbalzo è certo, non è sicuro esattamente quanto forte sarà. Ma dobbiamo lavorare sulla sfida di assicurare che dopo la ripresa dei prossimi mesi continueremo a crescere e tenere alto il livello dell’occupazione, dopo tantissimi anni in cui purtroppo la situazione è stata diversa”.

Def e scostamento di bilancio

Nel corso della conferenza Draghi ha poi affrontato i temi a carattere economico, soffermandosi sul Def e sullo scostamento di Bilancio:

“Il ministro Franco ha enunciato il Def e l’entità dello scostamento, 40 miliardi. Non merita attenzione solo la cifra ma il percorso di rientro dal deficit, che è poco meno del 12%, solo nel 2025 si vedrà il 3%. Se la crescita sarà quella che ci attendiamo da tutti questi provvedimenti, dal piano di investimento, dal Pnrr, dalle riforme, pensiamo che non servirà una manovra correttiva negli anni a venire”.

Draghi ha poi proseguito precisando che “il Pnrr è fatto di 191,5 miliardi circa, di cui 69 a fondo perduto, 122 prestiti, più 30 del fondo di accompagnamento al Pnrr”. Sempre riferendosi al decreto sostegni Draghi ha sottolineato come dal 30 marzo siano stati pagati 3 miliardi. Il criterio che è stato adottato nel primo decreto è quello del fatturato. Il governo è al lavoro per modificare i criteri, favorendo le persone che sono state maggiormente colpite dalla pandemia. Infine Draghi ha annunciato che nei prossimi mesi saranno realizzate 57 opere. Si tratta di opere che erano già state finanziate e che aspettavano di essere attuate e il ministro Giovannini ha elaborato un crono programma.

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