OffShore Leaks: "scandalo fiscale planetario". Ma cosa sono i paradisi fiscali e le società Off-shore?

Marta Panicucci

6 Aprile 2013 - 13:19

OffShore Leaks:

E’ certamente la più grande inchiesta effettuata a livello internazionale su banche e società off-shore quella che sta catalizzando l’attenzione mondiale sull’Icij, l’International Consortium of Investigative Journalism. Come abbiamo spiegato ieri (leggi l’ articolo), l’Icij di Washington è entrata in possesso di circa 2,5 milioni di files riguardanti le ricchezze segrete custodite nei paradisi fiscali e accumulate spesso illegalmente da politici, uomini d’affari e imprenditori di tutto il mondo. I giornali che hanno diffuso le prime notizie hanno fin da subito rinominato questa enorme inchiesta fiscali "OffShore Leaks".

Paradisi fiscali e società Off-shore

Si chiamano comunemente paradisi fiscali quegli stati che garantiscono ai propri correntisti, cioè a coloro che decidono di aprire un conto corrente in una banca del paese, un prelievo fiscale sui sul conto molto basso o addirittura nullo. Uno stato può decidere di adottare tale politica fiscale e diventare così un paradiso fiscale per attirare capitali provenienti da altri paesi dove probabilmente la pressione fiscale pesa maggiormente. Il contribuente dal canto suo, ricorre al paradiso fiscale per evitare di pagare le tasse nel proprio paese e perchè sa di poter contare anche su scarsi controlli e agevolazioni burocratiche.

I paradisi fiscali sono quindi l’habitat naturale per le cosiddette società Off-shore, ovvero le società che si registrano in uno stato estero, ma che sviluppo le proprie attività al di fuori del paese in questione. Le società Off-shore possono quindi sviluppare il proprio business nel luogo a loro più favorevole, ma godere dei vantaggi offerti dal paradiso fiscali: minore (o nulla) imposizione fiscale, protezione del patrimonio personale, semplificazione burocratica, scarsi controlli.

Di seguito una mappa pubblicata dal francese Le Monde che indica i paesi, paradisi fiscali coinvolti nell’inchiesta.

Le società Off-shore sono illegali?

Una società Off-shore è quindi un soggetto giuridico che registra la propria sede legale in paese attenendosi alle sue leggi, ma conducendo il proprio business fuori dalla giurisdizione del paese in questione. Una società off-shore ha un suo regime legale e sottostà alle regole del paese che la ospita, può ad esempio essere registrata come una società di affari internazionali, una IBC, e servire come strumento per la pianificazione fiscale internazionale. Ma come ogni altro strumento finanziario possono essere anche utilizzate per operazioni illecite come l’evasione fiscale o il riciclaggio di denaro proveniente da attività illegali.

A differenza di ciò che si pensa comunemente quindi, le società off-shore non sono illegali di per sè, ma rappresentando un modo per evitare la pressione fiscale del proprio paese sono spesso considerate moralmente discutibili.

L’illegalità della società off-shore subentra a seconda dell’utilizzo che ne viene fatto: garantendo un’elevato livello di segretezza possono essere usate per riciclare denaro sporco. Essendo davvero basso il livello dei controlli e dei procedimenti burocratici è possibile creare un sistema intero di deleghe che impedisce alle autorità di individuare i veri amministratori della società, e soprattutto di scoprire i responsabili di operazioni di riciclaggio di denaro o di altri reati finanziari.

Molti paesi che non rientrano nella lista dei paradisi fiscali impongono ai propri contribuenti delle limitazioni riguardo alla creazione di attività off-shore, esiste a riguardo il cosiddetto "regolamento off-shore". Questo regolamento comprende alcune limitazioni che cercano di scoraggiare il ricorso ai paradisi fiscali, come l’aumento dell’imposizione fiscale sulle operazioni con le società off-shore e l’applicazione di un’ ulteriore regolamentazione per lo scambio di valuta. Ma il divieto totale di aprire società off-shore non è previsto da nessun paese.

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