OCSE su PIL Italia: stime confermate, il Governo acceleri sui crediti deteriorati

admin

01/06/2016

OSCE salva il PIL dell’Italia, taglio sulle stime di crescita mondiale. Il governo acceleri sui crediti deteriorati.

OCSE su PIL Italia: stime confermate, il Governo acceleri sui crediti deteriorati

L’OCSE avverte l’Italia e i governi mondiali: agite ora per poter prevenire un ulteriore rallentamento della crescita e un’altra crisi finanziaria.

L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) pubblica l’aggiornamento del suo Economic Outlook semestrale e provvede a tagliare le stime di crescita delle maggiori economie mondiale. L’Italia, tuttavia, è uno dei pochi Paesi a non subire il downgrade sulle stime del PIL, ma riceve nuovi moniti affinché il Governo si impegni a sostenere la crescita.

OSCE taglia le stime di crescita mondiale

L’OCSE spiega che l’economia mondiale “ha rallentato negli ultimi otto anni dato che le economie dell’OCSE hanno faticato per raggiungere una crescita media di solo il 2 per cento l’anno, mentre i mercati emergenti hanno subito un rallentamento, con alcuni caduti in una profonda recessione".

L’organizzazione taglia le previsioni sulla crescita mondiale dello 0,3% per il 2016 e il 2017 dalle proiezioni nel suo ultimo rapporto pubblicato a novembre. Si prevede ora che l’economia mondiale riesca a crescere del 3% nel 2016 e "di solo" il 3,3% nel 2017.

OCSE: PIL Italia confermato, economia in ripresa

Tra le revisioni al ribasso delle stime spiccano come un faro le previsioni sulla crescita dell’Italia che l’OCSE decide di confermare.

Il PIL dell’Italia secondo l’OCSE segnerà una crescita dell’1% nel 2016 e dell’1.4% nel 2017, come anticipato nel report intermedio pubblicato nel mese di febbraio, che aveva visto un taglio delle previsioni precedenti.

L’Organizzazione spiega che la crescita italiana, dopo lo scivolone di fine 2015, sarà sostenuta nel corso di quest’anno soprattutto dai consumi privati e dagli investimenti - anche se in misura minore.

Rispetto alle stime dell’OCSE, le previsioni del Governo e della Commissione UE rimangono più ottimiste. È il FMI il più pessimista sul fronte della crescita italiana.

Stime PIL Italia 2016

  • OCSE: +1,4%
  • Governo: +1,2%
  • Commissione UE: +1,3%
  • FMI: +1%

Sul fronte del rapporto deficit/PIL, l’OCSE prevede un 2,3% nel 2016 e un calo al 2% nel 2017. Lo scorso anno l’indicatore è arrivato al 2,6%.
Rispetto allo scorso anno il debito/PIL dovrebbe rimanere invariato al 132,8%, per poi scendere nel 2017 al 131,9% sulla scia dello stimolo di politica monetaria della BCE.
Il tasso di disoccupazione è atteso in calo all’11,3% per quest’anno dall’OCSE e al 10,8% nel 2017. Infine, l’Organizzazione stima l’inflazione allo 0,2% quest’anno e allo 0,9% nel 2017.

OCSE rimprovera l’Italia: accelerate sui NPL

“I progressi nelle riforme strutturali stanno contribuendo a rafforzare le prospettive di crescita di lungo termine, ma bisogna fare di più per rilanciare la produttività e l’inclusione sociale.”

Arriva comunque il giusto rimprovero all’Italia: l’OCSE sollecita il governo italiano a risolvere in modo definitivo la questione dei crediti deteriorati, ad accelerare le opere infrastrutturali pubbliche e a migliorare l’efficienza della PA. Richiesta inoltre maggiore attenzione sul fronte dell’innovazione e del fare impresa.

“La razionalizzazione e la riduzione della spesa pubblica è una priorità”,

ricorda l’OCSE, che sottolinea il ruolo importante della pubblica amministrazione affinché questo avvenga.

L’OCSE prevede che il calo degli assegni pensionistici e un miglioramento del mercato del lavoro, affiancati da un trasferimento della tassazione sui consumi e gli immobili, siano le basi di una “crescita più forte ed equa”.

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