Nuova commissione banche: i segreti del comparto bancario sono a rischio

Flavia Provenzani

29/03/2019

29/03/2019 - 15:13

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La nuova commissione banche può mettere a repentaglio il già debole equilibrio del comparto. Mattarella: “No ai controlli sul credito”.

Nuova commissione banche: i segreti del comparto bancario sono a rischio

Cos’è e cosa prevede la commissione banche, istituita dalla legge promulgata oggi, ma approvata a febbraio, da Sergio Mattarella?

Nel ramo d’inchiesta, la commissione banche è una commissione parlamentare che nasce per volere del Movimento 5 Stelle da una legge proposta dal capogruppo del Senato Stefano Patuanelli, di cui è primo firmatario.

Montano già numerose polemiche: l’indipendenza del comparto bancario è a rischio, mentre alcuni compiti assegnati alla neo-commissione potrebbero sfociare in territorio incostituzionale, a causa della sovrapposizione con istituzioni indipendenti come Banca d’Italia, Consob e BCE.

Cos’è la commissione banche, addio al segreto bancario

La commissione banche di recente costituzione è una commissione parlamentare di cui fanno parte 40 membri, di cui 20 deputati e 20 senatori del Parlamento italiano. Non ha un mandato a termine, possiede degli stessi identici poteri della magistratura ed ha la facoltà di non curarsi del segreto d’ufficio qualora l’operazione rientrasse nell’ambito di un’inchiesta in corso. La facoltà si estende anche sul fronte del superamento del segreto bancario e quello professionale.

Tale commissione banche dovrebbe rimanere attiva fino alla conclusione della legislatura in corso e avrà il compito di riportare i risultati della propria attività sia alla Camera dei Deputati che al Senato ogni anno. I suoi compiti sono di gran lunga più vasti rispetto alle attività previste per la commissione di inchiesta sul sistema bancario attiva nel corso della legislatura precedente, incaricata per lo più di gestire la risoluzione delle quattro banche in crisi(Banca Marche, Etruria, Carife e Carichieti), di MPS e delle banche venete (Veneto banca e Banca Popolare di Vicenza).

I compiti della commissione banche

Tra i compiti che spettano alla commissione di neo-costituzione spicca l’attività di vigilanza sia sui mercati finanziari che sul sistema bancario nazionale - di rimando potrebbe trattarsi di un controllo sull’operato di Consob e Banca d’Italia. Occhi puntati poi sulle agenzie di rating e sulla valutazione della fattibilità del progetto europeo di un’unione bancaria. Ancora, i parlamentari presenti all’interno della commissione sono chiamati a valutare la qualità delle leggi in vigore in materia di fondazioni bancarie.

Ai vertici, i 5 Stelle hanno già riferito le loro preferenze alla nomina di presidente - Gianluigi Paragone, senatore e ex conduttore di La Gabbia.

Le raccomandazioni di Mattarella alla nuova commissione banche

Il Presidente della Repubblica, in occasione della firma della legge che istituisce la commissione d’inchiesta sulle banche, sottolinea la necessità che questa non si vada a sovrapporre sulle autorità indipendenti, alludendo al ruolo di vigilanza che potrebbe andare in contrasto con le attività di Bankitalia e Consob.

All’interno di una lettera, contestualmente alla promulgazione della legge, Mattarella scrive al Presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fisco, e del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati alcune raccomandazioni.
Tra tutte, avverte di “non sfociare in un controllo dell’attività creditizia”, dato che per questa commissione viene prevista la possibilità di “analizzare la gestione degli enti creditizi e delle imprese di investimento”.

Il rischio di una forte influenza politica ufficializzata all’interno del comparto bancario, c’è.
Si legge:

“L’eventualità che soggetti, partecipi dell’alta funzione parlamentare ma pur sempre portatori di interessi politici, possano, anche involontariamente, condizionare, direttamente o indirettamente, le banche nell’esercizio del credito, nell’erogazione di finanziamenti o di mutui e le società per quanto riguarda le scelte di investimento si colloca decisamente al di fuori dei criteri che ispirano le norme della Costituzione.”

I compiti assegnati alla neo-commissione banche, sottolinea poi il Presidente della Repubblica, potrebbero cozzare con l’impossibilità di Banca d’Italia e delle altre banche nazionali, nonché la BCE, di seguire le indicazioni o le sollecitazioni provenienti dai Governi nazionali.

Il rischio è quello che la commissione d’inchiesta vada a sovrapporsi con l’operato di Banca d’Italia, Consob, Ivass, Covip, Banca Centrale Europea.

Il principio di non interferenza e quello di leale collaborazione vanno affermati anche nei rapporti tra inchiesta parlamentare e inchiesta giudiziaria”, conclude Mattarella.

Di Maio difende la commissione banche

In risposta alle parole del Presidente della Repubblica, il vice premier Di Maio dichiara:

Ci metteremo al lavoro e lo faremo con senso dello Stato e responsabilità, verso il Paese e soprattutto verso i cittadini truffati”.
E prosegue: “La commissione deve essere avviata il prima possibile per mettere la giustizia sociale al centro delle dinamiche bancarie. Gli italiani hanno il diritto di conoscere la verità sulle crisi che hanno bruciato così tanti risparmi”.

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