Cesare Damiano torna a parlare di pensioni. Ecco la sua proposta sulla Quota 41 e non solo.
Torna a parlare di pensioni Cesare Damiano, e lo fa puntando l’attenzione sulla campagna elettorale portata avanti dalle forze politiche che si stanno contendendo la guida dell’Italia nella prossima legislatura.
Una campagna elettorale che ruota attorno alla Legge Fornero e alla possibilità di abolizione della stessa.
Non è d’accordo Damiano che, pur essendosi schierato più di una volta dalla parte dei lavoratori (sua e di Sacconi era la proposta di bloccare l’aumento dell’età pensionabile prevista per il 2019), è contrario all’abolizione della Legge Fornero mentre è favorevole a una rivisitazione della stessa, rivisitazione che, sempre secondo l’ex Ministro del Lavoro candidato nel collegio di Terni, sarebbe stata già iniziata negli ultimi due anni.
Novità pensioni: Quota 41, esodati e Opzione donna, la proposta di Damiano
Come anticipata per Damiano la necessità è quella di proseguire sulla strada intrapresa con le ultime due Leggi di Stabilità, che hanno consentito di aprire i primi varchi nella riforma Fornero con l’introduzione di alcune misure di pensione anticipata (si pensi all’Ape sociale e alla Quota 41 dei lavoratori precoci).
I punti su cui intervenire, tuttavia, sono ancora molti. E Damiano intende puntare i riflettori su quelli, piuttosto che concentrarsi su promesse difficilmente realizzabili e pericolose per la tenuta dei conti pubblici.
Il candidato dem ha quindi ribadito quale sia la sua ricetta per rendere meno rigida la Legge Fornero:
“Rendere strutturale l’Ape sociale (che scade alla fine di quest’anno), realizzare la nona salvaguardia degli esodati, proseguire con la sperimentazione di Opzione Donna e consentire, a chi ha 41 anni di contributi, di poter andare in pensione indipendentemente dall’età anagrafica”.
Novità pensioni: Quota 41 dei lavoratori precoci, per Damiano occorre togliere paletti
Proprio sulla Quota 41 dei lavoratori precoci, una delle misure più controverse e discusse tra quelle introdotte negli ultimi anni, Cesare Damiano ha fatto il punto proponendo dei correttivi per ampliare la platea dei beneficiari.
La Quota 41, infatti, andrebbe migliorata eliminando il vincolo dell’età anagrafica, che consente di poter accedere alla misura di pensione anticipata solo a condizione che si siano svolti dodici mesi di attività prima dei 19 anni.
Secondo Damiano, inoltre, la possibilità non dovrebbe essere concessa solo ai lavoratori che svolgono lavori usuranti.
Anche l’ex Ministro del Lavoro, dunque, sembra avvicinarsi alla posizione di chi sostiene che 41 anni di contributi versati siano sufficienti per andare in pensione.
La Quota 41 per tutti potrebbe essere un obiettivo per il nuovo Governo?
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