Novità pensioni lavoratori precoci: mentre continua l’iter per l’entrata in vigore della Quota 41, riprende forma l’ipotesi Quota 100. Le ultime notizie.
Le ultime novità sulle pensioni dei lavoratori precoci riguardano ancora una volta la Quota 41.
Prosegue infatti l’iter per l’entrata in vigore della misura di pensione anticipata che consentirebbe a tutti i lavoratori precoci in possesso dei requisiti richiesti di andare in pensione al raggiungimento di 41 anni di contributi versati, indipendentemente dall’età anagrafica e senza penalizzazioni.
I lavoratori precoci non sono però soddisfatti della misura pensata dal Governo, riservata solamente a coloro che si trovano in determinate condizioni di difficoltà, e chiedono l’estensione della stessa a tutti coloro che hanno versato 41 anni di contribuzione, senza paletti.
Intanto sul fronte politico Matteo Salvini è stato confermato alla guida della Lega Nord: torna quindi a prendere forma l’ipotesi della Quota 100, proposta avanzata dal leader del Carroccio, che potrebbe andare a prendere il posto della Quota 41.
Ecco le ultime notizie.
Novità pensioni lavoratori precoci: in arrivo decreto attuativo Quota 41
Il decreto attuativo sulla Quota 41 dovrebbe arrivare a breve, come confermato dal Ministro del Lavoro Giuliano Poletti. La misura di pensione anticipata riservata ai lavoratori precoci dovrebbe quindi entrare in vigore a giorni, con validità retroattiva a partire dal 1° maggio.
Sembra quindi avviarsi alla conclusione la vicenda che ha visto per protagonisti i precoci, che per mesi hanno atteso notizie sui decreti attuativi e sull’entrata in vigore della quota 41, che consentirà a tutti i lavoratori appartenenti alla categoria e in possesso dei requisti richiesti di andare in pensione anticipata.
La Quota 41 approvata dal Governo non soddisfa però le esigenze dei lavoratori precoci: si tratta infatti di una misura riservata solo a lavoratori che si trovino in determinate situazioni di difficoltà, tassativamente determinate. La maggior parte dei lavoratori precoci, quindi, pur avendo alle spalle 41 anni di contribuzione, non potrà usufruire della Quota 41 e dovrà attendere per poter andare in pensione.
Continua quindi la battaglia dei lavoratori precoci, che chiedono il riconoscimento della Quota 41 come diritto di tutti.
Novità pensioni lavoratori precoci: Quota 100 o Quota 41?
Se i lavoratori precoci continuano a chiedere al Governo la Quota 41 per tutti, Matteo Salvini, confermato alla guida della Lega Nord, nelle scorse settimane ha avanzato una proposta alternativa: la Quota 100.
Salvini, infatti, vorrebbe consentire a tutti coloro che raggiungono la Quota 100 (60 anni di età e 40 anni di contributi) di poter andare in pensione. Proposta questa che sarebbe valida anche per tutti coloro che hanno meno anni di contributi, purché gli stessi vengano compensati dall’età anagrafica al fine di raggiungere la Quota 100.
La proposta inizialmente non è stata vista di buon occhio dai lavoratori precoci: il requisito anagrafico dei 60 anni rischiava, infatti, di essere penalizzante per tutti coloro che hanno iniziato a lavorare in giovanissima età.
Salvini ha quindi corretto il tiro e ha spiegato che, oltre alla Quota 100, sarebbe anche prevista una Quota 40 che consentirebbe a tutti i lavoratori in possesso di 40 anni di contributi versati di andare in pensione anticipata indipendentemente dall’età anagrafica.
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