Nikkei: maxi-rimbalzo di oltre 1000 punti, ma l’Orso resta in agguato

Nicola D’Antuono

25 Gennaio 2016 - 06:38

La borsa di Tokyo ha guadagnato quasi il 6% nell’ultima seduta. Il boom deriva per lo più dallo short covering, ma il trend di breve-medio termine resta ribassista

Nikkei: maxi-rimbalzo di oltre 1000 punti, ma l’Orso resta in agguato

Le ultime due sedute della scorsa ottava hanno visto i mercati finanziari rimbalzare con decisione, a seguito delle parole del numero uno della BCE, Mario Draghi, che ha anticipato agli investitori di essere pronto a garantire ulteriori stimoli monetari a partire dal mese di marzo. Sono scattate coperture di short notevoli, ma comunque preventivabili in un clima di eccezionale volatilità e dopo che i listini azionari mondiali avevano bruciato qualcosa come 6.500 miliardi di dollari da inizio anno. Tra le borse più positive spicca quella giapponese, che nell’ultima seduta ha realizzato un guadagno di poco inferiore al 6%.

Alla borsa di Tokyo l’indice Nikkei-225 ha messo a segno un maxi-rimbalzo superiore ai 1000 punti dai bottom di periodo, posti poco sotto la soglia psicologica dei 16mila punti sui livelli più bassi da oltre un anno. Il ritorno delle quotazioni sopra i 17mila punti è un segnale bullish di breve termine, che però non cancella del tutto le problematiche riscontrate nelle settimane precedenti. Un movimento rialzista ulteriore, fino a 18mila punti, appare probabile, ma la sensazione è che non sarà comunque facile allontanare definitivamente gli artigli dell’Orso.

Dai top di area 21mila punti circa raggiunti la scorsa estate, l’indice azionario nipponico è arrivato a perdere il 30% del proprio valore entrando di fatto in un mercato Orso. L’andamento del Nikkei dipenderà molto dalle oscillazioni dello yen, con il quale è strettamente correlato inversamente, dal “mood” degli investitori relativamente al rallentamento economico della Cina e dalla prossima riunione della Bank of Japan in programma il 28 e 29 gennaio. E’ difficile credere che alla BoJ vogliano rafforzare ancora il piano di QE, visto che il mini-greggio non dovrebbe consentire una rapida risalita dell’inflazione nei prossimi mesi.

Appare più probabile un nulla di fatto, con le autorità giapponesi che confermeranno l’attuale politica monetaria ultra-espansiva a sostegno dell’economia e dell’inflazione. Tuttavia bisognerà capire, già dai prossimi giorni, quale sarà la reale intenzione degli investitori sulla borsa nipponica. La piazza di Tokyo si è rivelata troppe volte vulnerabile agli shock provenienti dalla Cina, per cui appare quasi improbabile pensare che nel breve periodo possa tornare il sereno sul Nikkei. La sensazione è che possano esserci ancora fasi di ribasso prolungate, con oscillazioni violente tra i 19mila e i 15mila punti da qui ai prossimi mesi.

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