Niente notaio per la vendita di uffici e box sotto i 100.000 euro

Mike thomson

9 Aprile 2015 - 18:19

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Passa al parlamento il Ddl concorrenza che sancisce di poter fare a meno dei notai per le compravendite di uffici e box al di sotto dei 100 mila euro. Ci si può rivolgere anche agli avvocati

Niente notaio per la vendita di uffici e box sotto i 100.000 euro

Il disegno di legge per la concorrenza è arrivato all’esame del parlamento, dopo la sua approvazione il 20 febbraio scorso da parte del consiglio dei ministri.

Il tempo impiegato per la stesura delle varie relazioni che accompagnano il provvedimento è stato lungo, ma ora il disegno è finalmente pronto per l’esame alle camere.

Vediamo quali sono le novità per la compravendita di box e uffici al di sotto dei 100.000 euro.

Niente notai per le compravendite al di sotto dei 100.000 euro
I contenuti del disegno di legge sono rimasti pressoché immutati dalla visione ministeriale di un mese fa, i quali sancivano per le compravendite degli immobili sotto i 100.000 euro, il venir meno della necessità di un notaio per il compimento dell’atto.

In poche parole, viene a cadere l’obbligo di rivolgersi ad un notaio per le compravendite di box e uffici che costano meno di 100.000 euro.

Per la registrazione degli atti per gli immobili che costano meno di 100.000 euro si potrà ora richiedere l’aiuto anche di un avvocato.

La norma tuttavia non si estende a tutte le compravendite degli immobili, bensì solamente su quelli non adibiti ad abitazione, quali box, uffici o locali commerciali

Gli avvocati dunque potranno richiedere la registrazione dell’atto, presentare le note di trascrizione ed iscrizione e le domande di annotazione e di voltura catastale.

Tutte procedure che gli avvocati dovranno apportare a garanzia della bontà dell’acquisizione dell’immobile, passando poi a liquidare i pagamenti delle relative imposte.

Nel momento in cui il Ddl concorrenza diverrà legge, per la vendita degli immobili ad uso non abitativo basterà anche la semplice scrittura privata a valore di titolo.

I notai non sono contenti della novità
I notai che vedono loro tolta una buona fonte di lavoro, commentano negativamente il nuovo Ddl concorrenza, che a loro avviso modifica un servizio efficiente, riconosciuto come tale dalle principali organizzazioni internazionali.

Questo Ddl concorrenza, secondo l’opinione dei notai, porterebbe con sé il rischio di un aumento degli squilibri di mercato e un indebolimento dei controlli nel sistema delle compravendite.

I notai non sono poi contenti del nuovo Ddl concorrenza anche a causa dell’allargamento dei confini territoriali entro i quali i professionisti potranno offrire i propri servizi.

In Italia l’Rc auto più costosa d’Europa
Secondo una relazione tecnica che accompagna il provvedimento, il prezzo medio delle polizze in Italia si aggira sui 491 euro, contro una media nei quattro paesi europei più grandi (Spagna, Germania, Francia, Inghilterra) di 278 euro.

La norma proposta dal governo cerca di abbattere il prezzo troppo alto pagato dai proprietari di automobili italiani, prevedendo uno sconto significativo da parte delle compagnie per coloro i quali accettano di far installare sul proprio mezzo la scatola nera, il meccanismo che riveli il livello di alcol ne sangue, o che accettino in via preventiva di far riparare in caso di incidente le proprie autovetture in carrozzerie convenzionate con le assicurazioni.

Un’ultima norma contenuta nel decreto per la concorrenza è quella che sancisce per tutti i consumatori il passaggio al mercato libero per l’energia elettrica, che dovrà avvenire solo in condizioni favorevoli per il consumatori.

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