Naspi 2015, continua la rivolta dei lavoratori stagionali

Stefania Manservigi

3 Aprile 2015 - 18:26

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In attesa dell’entrata in vigore ufficiale prevista per il 1° maggio 2015, continua la protesta dei lavoratori stagionali contro la Naspi. Tra mobilitazioni, gruppi Facebook e petizioni ecco come si stanno muovendo gli interessati.

Naspi 2015, continua la rivolta dei lavoratori stagionali

Continua la rivolta dei lavoratori stagionali contro la Naspi, il nuovo sussidio di disoccupazione introdotto con il Jobs act, la riforma del lavoro messa a segno dal Governo Renzi.
Sono molte le città italiane in cui si stanno svolgendo le proteste: Viareggio, Rimini, Positano, Jesolo e Sorrento sono solo alcune delle città turistiche italiane dove i cittadini vivono anche e soprattutto grazie al lavoro stagionale e per questo si stanno mobilitando contro le novità introdotte dalla Naspi.

Naspi e lavoratori stagionali
La Naspi, il nuovo ammortizzatore sociale che entrerà in vigore a partire dal 1° maggio 2015, rischia di penalizzare i lavoratori che hanno svolto, in passato, impieghi stagionali e discontinui. Questa tipologia di lavoratori, infatti, rischia di percepire con l’entrata in vigore della Naspi un’indennità meno duratura rispetto a quella che percepiva sulla base delle precedenti regole.
La colpa sarebbe di una norma, l’articolo 5 comma 1 contro cui si stanno cercando di raccogliere 500mila firme per richiedere un referendum abrogativo.

Per approfondire l’argomento leggi anche Naspi 2015, Lavoratori stagionali del turismo: con i nuovi requisiti l’indennità di disoccupazione diminuisce

Naspi 2015, le rivolte
Proprio a causa delle condizioni peggiorative introdotte dalla Naspi nelle principali località balneari italiane, località dove il lavoro stagionale costituisce la risorsa principale e dove già da ora sono iniziate le selezioni per reclutare nuovi lavoratori per la stagione estiva, stanno continuando gli incontri con i rappresentanti sindacali, con le associazioni di categoria e con alcuni esponenti del mondo politico per trovare una soluzione al problema.
Anche la rete si sta mobilitando a riguardo: su Facebook, infatti, è nato un gruppo dal nome “Lavoratori stagionali” ed è stata lanciata anche una petizione a sostegno della causa.
L’appello lanciato dai lavoratori stagionali, in particolar modo, è rivolto a Tito Boeri presidente dell’Inps. Proprio l’ente di previdenza nazionale sarà chiamato prossimamente a divulgare le circolari esplicative sui nuovi sussidi di disoccupazione, potendo in questo modo fornire un’interpretazione più flessibile del decreto istitutivo della Naspi che tuteli i lavoratori stagionali.
Intanto, nell’attesa che la vicenda si chiarisca, Giovanni Cafagna, coordinatore del gruppo di lavoratori stagionali nato su Facebook, ha avviato contatti con esponenti politici. In particolar modo Lucio Cafarelli, capo del Dipartimento economia e lavoro del Partito Democratico, si è impegnato nell’interessarsi della questione.
La palla bollente, a questo punto, passa al Governo. Ma a Palazzo Chigi e al Ministero del Lavoro al momento tutto tace sulla questione.

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