Ecco le modalità e la tempistica di presentazione della domanda per usufruire della Naspi 2015
Il 1°maggio 2015 è entrata in vigore la Naspi, la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego che prende il posto di Aspi e Mini Aspi nell’universo degli ammortizzatori sociali.
Si attende ancora la circolare definitiva dell’INPS, ma con il messaggio n.89 pubblicato lo scorso 30 aprile, l’istituto guidato da Tito Boeri ha fornito le prime istruzioni operative sull’indennità di disoccupazione.
All’interno di questo articolo ci concentreremo in particolare sulle modalità e sulla tempistica di presentazione della domanda Naspi.
Naspi 2015: riepilogo
La Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego, NaSpi è un ammortizzatore sociale con il quale il Governo fornisce una tutela a sostegno del reddito dei lavoratori che hanno perso involontariamente il lavoro a partire dal 1°maggio 2015. Per le cessazioni involontarie precedenti a questa data, rimarranno invece in vigore Aspi e Mini Aspi.
Naspi 2015: come presentare domanda?
La domanda per poter usufruire della Naspi deve essere presentata entro il termine di 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro.
Le modalità di presentazione stabilite dall’INPS sono tre:
- tramite web, attraverso il sito www.INPS.it (direttamente da cittadino in possesso del PIN dispositivo INPS)
- tramite patronato (che, per legge, offre assistenza gratuita);
- tramite Contact Center Integrato INPS INAIL (chiamando da rete fissa il numero gratuito 803 164 oppure il numero 06 164 164 da telefono cellulare, con tariffazione stabilita dal proprio gestore).
Naspi 2015: chi può presentare domanda
Come affermato in precedenza, i lavoratori in stato di disoccupazione potranno richiedere la naspi entro la decadenza dei 68 giorni dalla fine del rapporto di lavoro.
Potranno presentare domanda i lavoratori dipendenti, ivi compresi gli apprendisti, e i soci lavoratori di cooperativa con un rapporto di lavoro subordinato.
I requisiti richiesti per poter accedere alla Naspi 2015 sono i seguenti:
- perdita involontaria del lavoro;
- stato di disoccupazione ai sensi dell’articolo 1, comma 2, lettera c) del decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 181 e successive modificazioni;
- almeno 13 settimane di contribuzione nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione;
- trenta giornate di lavoro effettivo, a prescindere dal minimale contributivo, nei dodici mesi che precedono l’inizio del periodo di disoccupazione.
Potrebbe interessarti anche:
Naspi 2015: beneficiari, esclusi, durata, requisiti, importo, calcolo. Ecco la guida al nuovo ammortizzatore sociale
© RIPRODUZIONE RISERVATA