NASpI, occhio all’importo: tra qualche mese si riduce, ecco perché

Simone Micocci

9 Novembre 2021 - 12:35

NASpI, ritorna il taglio del 3% da gennaio 2022 ma non sarà per tutti uguale. Ecco chi verrà svantaggiato dalle nuove regole previste dalla manovra.

NASpI, occhio all’importo: tra qualche mese si riduce, ecco perché

Sta per finire il periodo in cui l’importo della NASpI resta invariato nel tempo. Nonostante il perdurare dello stato di emergenza, che dovrebbe essere prorogato anche oltre il termine del 31 dicembre 2021, i vantaggi per i disoccupati sono destinati a concludersi nel breve periodo.

Ricordiamo che l’articolo 16 del decreto Sostegni (decreto legge n. 41 del 22 marzo 2021) e l’articolo 38 del Decreto Sostegni bis (decreto legge 73 del 25 maggio 2021) hanno modificato le regole per il funzionamento della NASpI, sia per quanto riguarda i requisiti che per l’importo.

Con il primo decreto Sostegni è stato eliminato il requisito per cui si ha diritto all’indennità di disoccupazione solamente nel caso in cui negli ultimi 13 mesi ci sono almeno 30 giornate di lavoro effettivo (requisito eliminato per sempre anche dalla Legge di Bilancio 2022). Con il decreto Sostegni bis, invece, viene meno il taglio del 3% dell’importo a partire dal 3° mese di fruizione.

Una novità importante perché ha permesso a coloro che percepiscono la NASpI di godere di un importo pieno, senza alcuna decurtazione, ma destinata a concludersi nel breve termine. Già nel decreto Sostegni bis, infatti, vi era una scadenza, confermata poi dall’ultima Legge di Bilancio con la quale vengono introdotte nuove regole per NASpI e DIS-COLL.

NASpI: quando l’importo si riduce nuovamente

La sospensione del taglio del 3% dell’importo della NASpI sarà in vigore fino al 31 dicembre 2021, come previsto dalla disposizione che l’ha introdotta. Già nel testo del Decreto Sostegni bis, infatti, si leggeva che tale sospensione sarebbe stata in vigore solamente fino alla fine dell’anno, ma c’era chi - visto il perdurare dello stato di emergenza che potrebbe essere esteso ancora per qualche mese - sperava in una proroga.

Niente da fare, visto che nella Legge di Bilancio 2022 non sono previste proroghe a riguardo. Anzi, riguardo alla decurtazione della NASpI, ma solamente per gli eventi di disoccupazione verificatesi dal 1° gennaio 2022, entrano in gioco delle nuove regole.

A partire dal 1° gennaio 2022, quindi, per i vecchi beneficiari di NASpI l’importo dell’indennità di disoccupazione tornerà a ridursi del 3% ogni mese. Ovviamente non si terrà conto dei tagli non applicati in questi mesi.

Ad esempio, chi oggi prende 500,00€ di NASpI ed ha già superato il 3° mese di fruizione a gennaio 2022 riceverà 15,00€ in meno, arrivando a 485,00€. A febbraio, poi, ecco un taglio di 14,55€, per un importo di 470,45€, e così via nei mesi seguenti.

Taglio della NASpI per chi la prende dal 2022

Per tutti i nuovi beneficiari, però, si applicheranno delle regole diverse per quel che riguarda la decurtazione. Il taglio del 3%, infatti, si applicherà a partire dal 6° mese di fruizione per tutti gli eventi di disoccupazione verificatesi dal 1° gennaio 2022. Per gli Over 50, invece, il taglio scatta a partire dall’8° mese.

Va detto che una tale disposizione penalizzerà coloro che si vedono riconoscere la NASpI negli ultimi mesi del 2021. Per capirne il motivo ecco alcuni esempi:

  • una persona disoccupata a ottobre 2021, a cui la prima mensilità di NASpI viene riconosciuta a novembre 2021, vedrà l’importo ridursi a partire da gennaio 2022, in quanto si tratta della terza mensilità;
  • una persona disoccupata a dicembre, che riceve il primo pagamento a gennaio (ma a fronte di un evento di disoccupazione verificatesi nel 2021), subirà la decurtazione dell’importo a partire dalla mensilità di marzo 2022;
  • una persona disoccupata a gennaio 2022, con la prima mensilità dell’indennità pagata a febbraio, subirà il taglio solamente da luglio 2022, sesta mensilità erogata. E nel caso di un Over 50, il taglio scatterebbe persino da settembre 2022.

Una disparità di trattamento che dovrebbe essere risolta con il passaggio in Parlamento del testo della Legge di Bilancio 2022. Come? Semplicemente prevedendo che il taglio del 3% si applichi per tutti a partire dal 6° mese di fruizione, oppure 8° nel caso degli Over 50.

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