Modello 730 precompilato, sono tanti quelli integrati. Come evitare gli errori?

Stefania Manservigi

21 Aprile 2015 - 16:11

A pochi giorni dal via ufficiale del 730 precompilato si iniziano a tirare le somme. Sembrano essere tanti, infatti, i modelli che necessitano di integrazioni e correzioni da parte del contribuente. Ecco una breve guida per evitare di commettere errori.

Modello 730 precompilato, sono tanti quelli integrati. Come evitare gli errori?

A pochi giorni dal via ufficiale del 730 precompilato, la nuova dichiarazione dei redditi, si cominciano già a tirare i primi bilanci sull’efficienza della novità introdotta.
Ciò che decreterà la buona riuscita dell’operazione sarà il numero dei modelli precompilati che verranno accettati dai contribuenti, senza che siano apportate modifiche.
Sembra però che molti contribuenti abbiano optato per l’integrazione del 730 precompilato, nonostante in questo modo siano passibili di controlli da parte del fisco (a tal proposito, per approfondire, leggi anche Modello 730 precompilato: immunità fiscale per chi non chiede le detrazioni).
Ecco dunque una breve guida per evitare di commettere errori.

730 precompilato, controllare bene la dichiarazione
Il primo step per evitare di commettere errori è sicuramente quello di controllare la dichiarazione per verificare la correttezza della stessa. La dichiarazione è disponibile online dal 15 aprile scorso.
Per chi non si sentisse in grado di effettuare la verifica da solo è consigliabile rivolgersi ai Caf, ossia ai centri di assistenza fiscale creati dai sindacati e dalle maggiori associazioni di categoria.

730 precompilato, attenzione alla scadenza
Un’altra cosa da tenere d’occhio è la data di presentazione della dichirazione dei redditi. Il 730 precompilato, infatti, potrà essere integrato e corretto fino al 7 luglio 2015.

730 precompilato, le detrazioni
Nel 730 precompilato vengono inserite in automatico le detrazioni che spettano al contribuente per i soldi accantonati nella previdenza integrativa, per i premi versati nelle polizze a vita, per gli interessi dei mutui sulla prima casa e per le tasse scolastiche e universitarie dei figli. L’Agenzia delle Entrate, infatti, ottiene tali informazioni dalle banche, dalle compagnie assicurative e dagli enti previdenziali entro la fine di febbraio di ogni anno. I dati inseriti dovrebbero essere dunque corretti, ma è sempre bene verificarne la veridicità.
In particolar modo a dover essere tenuta sotto controllo è la situazione relativa ai fabbricati di proprietà del contribuente che potrebbe essere cambiata a causa di qualche compravendita immobiliare non ancora inserita nella dichiarazione dei redditi. In questo caso è opportuno chiedere un’integrazione.

730 precompilato, 8 modelli su 10 contengono errori
Sembra che ben 8 modelli su 10 preparati dall’Agenzia delle Entrate e recapitati ai contribuenti contengano errori. Proprio per questo motivo assume ancora più significato il consiglio di controllare attentamente la dichiarazione per evitare di lasciarseli sfuggire.
Trattandosi di un esperimento in via iniziale, infatti, le integrazioni e le correzioni che apporteranno i contribuenti potranno permettere in futuro all’Agenzia delle Entrate di migliorare il servizio.

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