Modello 730: i rimborsi oltre i 4000 euro avranno nuove regole

Simone Casavecchia

20/05/2014

Una risoluzione della Commissione Finanze della Camera impone al Governo di rivedere i parametri stabiliti dall’ultima Legge di stabilità

Modello 730: i rimborsi oltre i 4000 euro avranno nuove regole

In base alle norme vigenti, quelle introdotte dall’ultima Legge di stabilità, la legge 147/2013 (in particolare i commi 586 e 587 dell’articolo 1) veniva (e viene tuttora) prevista una disciplina particolare per i rimborsi fiscali del Modello 730 che oltrepassavano la soglia dei 4000 euro. Questi rimborsi, infatti, qualora ottenuti da crediti di imposta su precedenti dichiarazioni, cioè da somme versate in sovrappiù o se dovuti a contribuenti che godono anche di detrazioni per familiari a carico, non sono erogati direttamente nella busta paga di Luglio, come di norma avviene per rimborsi di importi minori, ma vengono erogati dall’Agenzia delle Entrate, solo in seguito allo svolgimento di controlli volti a verificare la correttezza e il reale diritto ad ottenere il rimborso.

Questa normativa, tuttora vigente, era stata introdotta con lo scopo di contrastare l’evasione fiscale e di ottenere una maggiore trasparenza da parte dei contribuenti ma potrebbe essere, con ogni probabilità, mandata in soffitta grazie a una recente risoluzione, approvata all’unanimità dalla Commissione Finanze della Camera, che richiede al Governo di applicare delle modifiche normative a riguardo.

La Commissione Finanza chiede in pratica al Governo di abrogare la normativa vigente perché molte persone sono già cadute, lo scorso anno, nella cosiddetta tagliola dei 4000 euro e molte altre potrebbero ricadervi quest’anno. La risoluzione della Commissione richiede che vengano stabiliti dei tempi certi, ossia un massimo di 6 mesi entro cui l’Agenzia delle Entrate dovrà comunicare al datore di lavoro (sostituto d’imposta) di non procedere all’erogazione del rimborso fiscale. Se tale comunicazione non dovesse avvenire entro il termine dei 6 mesi, il sostituto d’imposta dovrà procedere ad erogare il rimborso in busta paga.

La necessità di prevedere una nuova normativa, in materia di rimborsi superiori ai 4000 euro è dettata da un pronunciamento della Corte Costituzionale (sentenza 280/2005) che ha dichiarato incostituzionale l’articolo 25 del Dpr 602/1973 (successivamente modificato) che non prevede un termine per la consegna della cartella di pagamento da parte del concessionario della riscossione dei tributi. Proprio richiamando questa sentenza, la Commissione Finanze ha richiesto che vengano stabiliti tempi più certi nei rapporti e, quindi, nell’espletamento delle pratiche, tra amministrazione finanziaria e contribuenti.

La modifica della normativa si impone anche per ragioni di ordine più pratico: con l’innalzamento delle detrazioni per le spese sostenute sulle ristrutturazioni edilizie (50% delle spese sostenute con un massimo di spesa di 96mila euro) e per le spese per la riqualificazione energetica degli edifici (65% sulle spese sostenute) e con l’introduzione del bonus per mobili e grandi elettrodomestici acquistati in concomitanza con le stesse ristrutturazioni, il numero dei contribuenti soggetti a un rimborso fiscale superiore ai 4000 euro.

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