Modello 730/2016: i 3 errori da non fare assolutamente

Giuseppe Guarasci

7 Aprile 2016 - 08:00

Modello 730/2016 precompilato: ecco un’ analisi per scovare ed evitare i principali errori che si possono presentare in fase di redazione ed invio del modello 730/2016.

Modello 730/2016: i 3 errori da non fare assolutamente

La data del 15 aprile 2016 scandisce l’avvio della campagna dei dichiarativi fiscali modello 730/2016. A partire da tale data infatti l’Agenzia delle Entrate provvederà a pubblicare i dati del modello 730/2016 precompilato, che potrà essere accettato e inviato dal contribuente oppure modificato e inviato da parte di un intermediario abilitato.
L’integrazione sempre più crescente dei dati a disposizione del fisco, che verranno riportanti all’interno del modello 730/2016 precompilato, non deve tuttavia portare il contribuente ad affrontare il dichiarativo con la sicurezza che quanto già indicato sia totalmente corretto, si può ancora incappare infatti in svariate tipologie di errori che possono portare a problematiche non di poco conto.

Ecco i 3 principali errori che devono essere evitati in fase di redazione del modello 730/2016.

Per un maggiore approfondimento sulle novità del modello 730/2016 si rinvia a:

Modello 730/2016 ordinario e precompilato: scadenza, istruzioni e tutte le novità 2016. La guida completa

Errori del modello 730/2016: il sostituto d’imposta

Uno dei principali errori che si può presentare in fase di compilazione del modello 730/2016 è relativa ai dati del sostituto d’imposta. È molto importante verificare che i dati del sostituto d’imposta che effettuerà il conguaglio siano inseriti correttamente. In particolare il codice fiscale, il cognome, il nome (o denominazione) nonché i dati relativi alla sede legale. Il rischio concreto che si può verificare, se i dati sono errati, è quello di non ricevere il rimborso dell’imposta, o di evadere l’importo dell’imposta dovuta.
Il concetto riguarda anche il caso di utilizzo del modello 730/2016 precompilato, può capitare infatti che per i lavoratori dipendenti, il sostituto d’imposta sia differente rispetto a quello già riportato nel modello precompilato poiché ripreso da quanto ricevuto dal Fisco con la certificazione unica 2016. E’ possibile però che il dipendente nel corso del 2016 abbia cambiato il datore di lavoro, in questo caso quindi bisognerà modificare il modello precompilato indicando il sostituto d’imposta corretto.

Errori del modello 730/2016: i componenti del nucleo familiare

Altro errore che sovente si verifica in fase di compilazione del modello 730/2016 è l’errata o omessa indicazione dei componenti del nucleo familiare. Ricordiamo che per ciascuno di essi deve essere indicato in sede di dichiarazione: il codice fiscale, il grado di parentela, se minore di tre anni, se fiscalmente a carico, per quanti mesi ed in che percentuale.
Uno dei rischi principali è quello di indicare un familiare che non risulta più fiscalmente a carico o con una percentuale di detraibilità inferiore al 100% (il limite di reddito per l’anno 2016 per i familiari fiscalmente a carico è pari a 2.840,51 euro) determinando quindi in fase di calcolo dell’imposta, delle detrazione per familiari a carico non dovute, quindi una minor imposta versata all’Erario.
Viceversa la mancata indicazione di un familiare che risulta invece realmente a carico determina in fase di calcolo dell’imposta, la mancanza di detrazione per familiari a carico, quindi un’erronea maggior imposta versata.
Anche in questo caso non è detto che quanto riportato dal modello 730/2016 precompilato risulti essere corretto, i dati riportati infatti vengono acquisiti dal dichiarativo fiscale dell’anno precedente e dalla certificazione unica 2016. Occorre quindi accertarsi che la composizione del nucleo familare non sia variata nel 2015 e, di conseguenza, che le relative detrazioni siano state calcolate ed indicate correttamente nella certificazione unica.

Errori del modello 730/2016: i redditi da dichiarare

Terza ed ultima casistica di errori a cui si può incorrere, riguarda l’omesso o irregolare inserimento delle diverse tipologie di redditi da dichiarare. In questo caso la tipologia di errori che si possono commettere sono innumerevoli, a titolo esemplificativo: omessa indicazione di redditi (terreni, fabbricati, lavoro dipendente ecc.), errata indicazione di redditi, errata indicazioni di detrazioni da lavoro dipendente.
Tali errori determinano oltre che il versamento di minor imposta in fase di liquidazione anche eventuali sanzioni per infedele dichiarazione dei redditi.
Va detto tuttavia che grazie all’entrata in vigore e a pieno regime del modello 730 precompilato questa casistica di errori è di gran lunga diminuita, con l’implementazione della banca dati del Fisco è stato possibile ad esempio riportare nel 730 i dati relativi ai redditi dei terreni e dei fabbricati dichiarati l’anno precedente. L’entrata in vigore dell’invio obbligatorio della certificazione unica infine ha permesso di riportare direttamente nel 730 precompilato i redditi oggetto di dichiarazione.

Questi progressi del Fisco non devono però esentare il contribuente dalla verifica della propria situazione reddituale nonché della documentazione a disposizione che deve essere riportata nel modello 730/2016. Potrebbe verificarsi infatti che il sostituto di imposta abbia omesso l’invio della certificazione unica per l’anno 2016 e quindi venga a mancare il riporto del dato reddituale nel modello 730/2016 precompilato.
O ancora: può accadere che nel corso dell’anno 2015 sia variata la situazione immobiliare del contribuente rispetto a quanto dichiarato nell’anno precedente, in tutti questi casi sarà onere del contribuente integrare i dati reddituali mancanti o parziali nel nuovo dichiarativo.

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