Il Miur chiede al Garante per l’infanzia e l’adolescenza delle linee guida per introdurre visite psicologiche obbligatorie e periodiche per i docenti. Vediamo la proposta avanzata.
Si torna a parlare della proposta di sottoporre gli insegnanti a visite psicologiche obbligatorie e periodiche ed il Miur ha richiesto delle linee guida ad Antonio Marziale, Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria.
Ad avanzare la proposta è stato lo stesso Marziale e questa volta sembra che sia stata presa seriamente in considerazione dal Ministero dell’Istruzione, anche alla luce degli ultimi episodi di violenza sugli alunni emersi dalla cronaca.
La proposta ha lo scopo di prevenire tali episodi, che sono sempre più frequentemente riportati dalla cronaca e dipingono scenari inquietanti di insegnanti violenti con bambini e bambini a volte anche molto piccoli.
Il problema, infatti, è che la professione del docente è usurante e a lungo andare potrebbe portare a situazioni di tensione che poi potrebbero essere sfogate sugli alunni.
L’intento della proposta non è criminalizzare la categoria, ma di offrire alle famiglie uno strumento in più per proteggere la salute psicofisica dei loro figli e agli studenti una forma di tutela maggiore. Vediamo la proposta.
Garante per l’infanzia e l’adolescenza: visite psicologiche obbligatorie per i docenti
La proposta avanzata dal Garante per l’infanzia e l’adolescenza Antonio Marziale è quella di prevedere delle visite psicologiche obbligatorie e periodiche per i docenti.
In passato si era già parlato di questa eventualità, ma questa volta il Miur sembra aver preso seriamente in considerazione l’ipotesi, tanto da aver chiesto delle linee guida al Garante da sottoporre ad analisi.
Non è la prima volta, dunque, che si parla della possibilità di istituire questi controlli periodici e si era proposto di stabilire una cadenza annuale per le visite, in modo da evitare e prevenire nuovi casi di violenza sugli studenti.
Il Garante, infatti, ha sottolineato che tale fenomeno è sicuramente più diffuso di quanto si pensi visto che a volte si decide anche di non denunciare.
Garante per l’infanzia e l’adolescenza: “Lavoro docente usurante, servono controlli”
Secondo il Garante, dunque, il bene dei bambini va tutelato ad ogni costo e il fenomeno della violenza su di essi da parte di alcuni docenti va arginato ed eliminato facendo in modo che i docenti violenti non abbiano più la possibilità di insegnare.
Il lavoro dei docenti, infatti, è usurante, ma la violenza nei confronti di una categoria indifesa come quella dei bambini non può essere giustificata.
Le visite servirebbero a prevenire gli episodi e a tutelare la sicurezza dei bambini, individuando per tempo i docenti che hanno problemi di tenuta emotiva.
“Al diavolo chi intravede nella proposta l’intento di criminalizzare una categoria, - fa sapere Marziale - anche perché i docenti con i quali mi trovo ad agire nel quotidiano si dicono all’unisono d’accordo”.
Per la giornata del 9 marzo, dunque, Marziale dovrebbe render note le linee guida per il Miur, chiarendo così dettagliatamente i contorni della proposta.
Visite psicologiche obbligatorie docenti: funzionerà davvero?
L’esigenza di tutelare gli studenti da eventuali maltrattamenti è evidentemente prioritaria, ma il dubbio avanzato da alcuni è che un’iniziativa del genere possa non essere risolutiva del problema.
Prima di tutto va considerato che la proposta comporterebbe un impiego di risorse ingente visto che i docenti della scuola italiana sono oltre 750 mila.
In secondo luogo, non sempre i problemi psicologici sono individuabili con una sola visita: normalmente il percorso è lungo e prevede più di un incontro.
Il dubbio è che la proposta potrebbe non essere efficace come si pensi, comportando un grande spreco di risorse senza essere risolutiva.
La questione va sicuramente approfondita ed è importante che il Miur abbia preso in seria considerazione il problema, ma le modalità con cui verrà risolto dovranno essere ben studiate, evitando di abbandonarsi a soluzioni superficiali che cambierebbero davvero poco.
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