Ecco il miliardario che ha investito metà del suo patrimonio in oro

Marco Ciotola

2 Maggio 2018 - 18:24

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L’imprenditore egiziano Naguib Sawiris ha deciso di investire in oro il 50% del suo patrimonio netto, che corrisponde a 4,760 miliardi di euro.

Ecco il miliardario che ha investito metà del suo patrimonio in oro

Ci sono grandi investitori che vedono arrivare segnali tutt’altro che positivi per i mercati, eppure mantengono i loro posizionamenti. Non si può certo dire lo stesso del miliardario egiziano Naguib Sawiris, che ha preso un provvedimento non da poco: ha investito metà del suo patrimonio netto - quantificabile in 4,760 miliardi di euro - in oro.

Ha motivato la sua scelta mostrando certezze sul fatto che la quotazione dell’oro aumenterà ancora, raggiungendo i 1.800 dollari l’oncia dalla quota attuale di poco più di 1.300 dollari, mentre prevede che i “sopravvalutati” mercati azionari stiano andando verso il crollo.

Secondo l’imprenditore egiziano Paesi come la Cina non smetteranno mai di consumare; in più, le persone tendono a “gettarsi sull’oro” durante le crisi, e “non mancano certo le crisi questo momento”. Basta guardare - secondo Sawiris - al Medio Oriente e a tutto il resto del mondo, compresi gli Stati Uniti, dove Donald Trump “non sta certo aiutando”.

Ma se Trump secondo Sawiris non aiuta a sciogliere eventuali crisi negli Stati Uniti e fuori, sta invece aiutando lo stesso Sawiris in un modo: se si riesce a raggiungere un accordo di pace con la Corea del Nord, gli investimenti di Sawiris nel Paese controllato dal dittatore Kim Jong-un potrebbero finalmente ripagare. Dopo 10 anni di attesa per rimpatriare facilmente tutti i suoi profitti e controllare la sua compagnia di telefonia mobile, il secondo uomo più ricco d’Egitto prevede che un accordo Usa-Corea del Nord gli consentirà di vedere dei guadagni.

Sawiris ha sottolineato di aver resistito anche a diversi “colpi” in arrivo dai suoi investimenti in Corea del Nord, come quello di essere pagato con una valuta che non può essere scambiata facilmente. Ma - spiega - “ho investito molti soldi, costruito un hotel e fatto molte cose buone lì”. L’imprenditore egiziano ha infatti fondato il primo operatore di telecomunicazioni della nazione, Koryolink. Ma fino ad oggi i bilanci di Orascom, holding delle telecomunicazioni di Sawiris, non riportano le attività di Koryolink.

Sawiris ha spiegato di essere stato “pressato”, nel corso degli anni, “da ogni singolo governo occidentale nel mondo” per la sua presenza in Corea del Nord, ma si è sempre considerato “un investitore di buona volontà”. E dà un consiglio inequivocabile a Donald Trump in vista del suo incontro con Kim Jong Un: non farlo arrabbiare e promettere prosperità in cambio di concessioni sul nucleare.

Il positivo meeting della scorsa settimana tra Kim Jong-un e il presidente della Corea del Sud Moon Jae-In ha spianato la strada a Trump per confrontarsi con il leader nordcoreano sui suoi programmi in fatto di armi nucleari e missili balistici. E anche se data e luogo dell’incontro non sono ancora decisi, sembra certo che un accordo - che manca da almeno 70 anni - aprirebbe la porta a Sawiris permettendogli di tornare sui suoi investimenti e farne persino altri:

Conosco i nordcoreani. Sono molto orgogliosi, non cederanno a minacce e prepotenze. La cosa migliore è sedersi, sorridere, parlare, e loro ti verranno incontro.

Chi è Naguib Sawiris

Naguib viene da una famiglia di investitori. È il figlio di Onsi Sawiris, fondatore di Orascom Construction. Entrato alla Orascom nel 1979, ne ha immediatamente contribuito alla crescita, fino a farla diventare uno dei principali gruppi egiziani, con il numero di dipendenti più alto del paese e la più elevata capitalizzazione di mercato della borsa del Cairo e Alessandria.

Negli anni, ha cominciato a investire in mercati meno popolari, tra cui Iraq, Pakistan, Corea del Nord e Bangladesh. Ha acquistato anche la Wind in Italia, prima di fonderla, insieme a un certo numero di asset del settore telecomunicazioni, con Veon Ltd. nel 2011.

Da allora Sawiris ha cominciato a diversificare i suoi affari nel settore finanziario acquistando la banca d’investimento egiziana Beltone Financial Holding, e tentando di acquistare CI Capital Holding per creare la più grande banca d’investimenti egiziana; la sua offerta è stata però bloccata.
Una diversificazione che l’ha portato a toccare anche il settore minerario, dove è diventato, con la sua famiglia, il più grande investitore del settore attraverso partecipazioni in Evolution Mining, Endeavour Mining Corporation e La Mancha Resources Inc.

In un’intervista a Bloomberg Television Sawiris ha detto di aver dovuto convincere sua madre all’inizio, ma di averlo poi trovato un ottimo investimento. Recentemente ha venduto una parte delle sue quote di Evolution, “perché ora intendo investire in America Latina e nell’Europa dell’Est”.

Suo fratello minore, Nassef Sawiris, è il principale azionista e l’amministratore delegato del produttore di fertilizzanti OCI NV, oltre ad essere il maggiore azionista della Orascom Construction Ltd, impresa appaltatrice specializzata nel settore ingegneristico. È attualmente considerato l’uomo più ricco d’Egitto, anche se ha trasferito le sue società fuori dall’Egitto dopo un contenzioso fiscale nel 2013 con il governo del Cairo, all’epoca guidato dai Fratelli Musulmani.

Sawiris ha spiegato che la sua visione dell’Arabia Saudita è stata influenzata negativamente da una repressione della corruzione che ha portato all’arresto di principi e miliardari di alto profilo a novembre. Ha affermato che le autorità “devono garantire che ci sia uno stato di diritto, ordine e trasparenza”.

Gli investimenti futuri in Egitto

Sawiris sta dando priorità agli investimenti nella sua terra d’origine dopo un programma di riforma avviato nel 2016 e sostenuto dall’FMI. Rimuovendo tutte le restrizioni sulla valuta e tagliando i sussidi, ha aumentato la fiducia degli investitori nell’economia della nazione più popolosa del mondo arabo.

In agenda c’è il debutto nel mercato immobiliare egiziano “in piena espansione” dopo aver assunto un consulente pronto a sostenere che la domanda è forte, e che non dà nessun peso alle preoccupazioni di una bolla sul mercato.

Ha infine chiarito che la sua famiglia sta investendo molto al momento perché vede delle opportunità: “Non è patriottismo, pubblicità o qualcosa del genere”.

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