Mercati in crisi: forte volatilità anche la prossima settimana?

Flavia Provenzani

28/08/2015

Ancora alta volatilità e ribassi sul mercato azionario la prossima settimana secondo l’analisi di J. Trennert. Pesa l’incertezza sul rialzo dei tassi USA e la Cina.

Mercati in crisi: forte volatilità anche la prossima settimana?

Il crollo sui mercati azionari non è ancora finito, nonostante i rialzi delle ultime due sessioni, stando a quanto racconta l’analista Jason Trennert alla CNBC.

La volatilità non è ancora terminata per due motivi principali.
Il primo, non vi è certezza su cosa la Federal Reserve, banca centrale degli Stati Uniti, deciderà di fare.
In secondo luogo, la svalutazione dello yuan cinese ha cambiato radicalmente le carte in tavola.

Erano molti gli investitori in tutto il mondo ad aver già scontato un rialzo dei tassi di interesse da parte della banca centrale americana. Tuttavia, una simile prospettiva è ormai in sgretolamento, mentre vari membri della Fed continuano a rilasciare dichiarazioni contrastanti.

Mercoledì, il presidente della Federal Reserve di New York, William Dudley, ha condiviso la sua visione dovish del contesto, definendo il rialzo dei tassi di interesse più complicato sulla scia delle dinamiche sui mercati globali.

Tuttavia, il presidente della Fed di Kansas City, Esther George, ha riferito di non essere così sicura che il forte ribasso dei mercati sia riuscito davvero a modificare la necessità di un rialzo dei tassi negli Stati Uniti.

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Darrell Cronk della Wells Fargo ha riferito alla CNBC di volare che la banca centrale rialzi i tassi di interesse cosicchè i mercati possano andare avanti.

"Non penso che i mercati accoglierebbero bene la decisione"

ha detto.

"Ritengo però che la Fed ha le giuste munizioni. Abbiamo visto a dati positivi sui beni durevoli ed sul PIL; tutti fattori che possono sostenere un rialzo dei tassi."

Tra l’incertezza sulla tempista per il rialzo dei tassi USA si faccia prepotente la Cina, che contribuisce a mantenere alta la volatilità nel breve termine.

La decisione di svalutare lo yuan cinese mostra una certa mancanza di competenza da parte del governo di Pechino.

Fino a che la situazione non sarà chiara, sarà difficile per il mercato rimbalzare dai livelli attuali.

Intanto, continuano a moltiplicarsi le opinioni di alcuni analisti secondo cui gli investitori hanno avuto una reazione esagerata alla mossa della Cina.

I trader si sono concentrati esclusivamente sul peggior scenario possibile derivante dalla svalutazione in Cina e, insieme alle caratteristiche del mercato di agosto in cui molti investitori sono in ferie, si ottengono dei movimenti di mercato così folli.

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