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MPS: penultimo giorno per i diritti. Il titolo scende, i dubbi aumentano. Cronaca di 10 giorni assurdi
giovedì 19 giugno 2014, di
Domani, 20 giugno, scadrà il termine per acquistare i diritti sull’aumento di capitale da 5 miliardi di euro di Monte dei Paschi.
Una ricapitalizzazione che sin dall’inizio ha letteralmente fatto impazzire Piazza Affari. Su e giù, su e giù. Il titolo sale, i diritti crollano, questi ultimi recuperano, il primo cala. Sedute borsistiche caratterizzate da sospensioni continue, volumi altissimi e scambi folli.
"Un comportamento tipico per un aumento di capitale iperdiluitivo"
hanno affermato in molti per spiegare l’andamento pazzo del titolo di MPS, mentre i piccoli investitori aspettano e valutano cosa sia meglio fare.
Non fa eccezione neanche oggi. Le azioni debuttano in contrattazione in rosso, arrivando a perdere a metà seduta il 4,34% a 2,338 euro. I diritti al contrario cominciano bene la giornata, salendo del 2,3% per poi calare di nuovo e cedere l’1,22% a 20,17 euro. Il valore complessivo attuale dunque è pari a 22,50 euro, ancora sotto il prezzo fissato prima di far partire l’operazione.
Tornando al titolo, dal 9 giugno, giorno di avvio della ricapitalizzazione, a oggi, MPS ha avuto una progressione da record, salendo dagli 1,84 euro di 10 giorni fa, ai 2,33 di oggi. Un guadagno superiore al 70% che ha riporto le azioni sopra la soglia dei 2 euro.
(Fonte: Borsa Italiana).
Per quanto riguarda i diritti invece, l’andamento non può essere considerato positivo. Dai 23,36 euro di valore posseduto all’inizio, l’attuale perdita supera i 3 euro (valore attuale 20,17 euro).
Domani sarà l’ultimo giorno utile per acquistare i diritti MPS, mentre l’esercizio potrà essere effettuato fino al 27 giugno.
Ma soprattutto ricordiamo che a partire dalla chiusura del 2o giugno, i diritti perderanno il loro valore e gli investitori non potranno più monetizzare su questo versante.
Secondo gli analisti comunque, il recupero di questi ultimi dopo le incertezze della prima settimana è da considerarsi positivo, nonostante la caduta del titolo. Perchè i diritti hanno un valore 8 volte superiore rispetto all’azione, per cui un cambiamento positivo dei primi rispetto alla seconda, incide molto di più su eventuali perdite o guadagni.