Luigi Gubitosi, TIM e l’ipotesi di “rete unica” con Open Fiber

Redazione

9 Novembre 2021 - 17:28

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Il tema rete unica rimane centrale per TIM e l’AD Luigi Gubitosi, che sottolinea come sia necessario “completare la fibra in rete” entro il 2026.

Luigi Gubitosi, TIM e l’ipotesi di “rete unica” con Open Fiber

Come noto, uno dei temi principali per lo sviluppo del paese in termini di tecnologia digitale è il tema legato alla cosiddetta “rete unica”. Su questo tema, una delle aziende più impegnate su questo fronte è sicuramente TIM che, con il suo amministratore delegato Luigi Gubitosi, ha più volte sottolineato come uno degli obiettivi del paese debba essere quello di raggiungere velocemente una totale capillarità della diffusione della banda ultralarga su tutto il territorio nazionale.

Proprio su questo tema, proprio l’AD di TIM Luigi Gubitosi ha recentemente dichiarato che “ci sono buone idee in merito. L’obiettivo del paese deve essere fornire connettività di qualità a tutti, velocemente e col miglior uso possibile delle risorse economiche. Vedere due buchi a terra uno parallelo all’altro – ha proseguito Luigi Gubitosi - mi fa soffrire per lo spreco di risorse. Come la gravità, le buone idee alla fine vincono quindi se ci saranno buone idee ne discuteremo con il socio di Open Fiber e vedremo cosa emerge”.

Luigi Gubitosi: “Completare la rete in fibra e lavorare su cloud, hedge computing e AI”

Luigi Gubitosi ha, tra le altre cose, ribadito come per il raggiungimento di una diffusione della rete veloce su tutto il territorio nazionale, sia necessario sostituire quanto ancora della rete costituito dal rame con la fibra: «Per noi – ha specificato Luigi Gubitosi - una delle cose più importanti è ridurre il più possibile la presenza del rame e la complessità che arriva da esso. In questo segmento abbiamo una legacy più costosa da mantenere, ma il peggio è però rimanere a metà strada. Per noi – ha concluso Gubitosi - quando riusciremo a passare alla fibra, ci sarà un enorme beneficio”.

Nel 2026 – ha inoltre dichiarato Luigi Gubitosi - vedo un’Italia in cui dovrebbe essere stata completata la rete, dove continuiamo a fare progressi: siamo passati da un giga a due e mezzo, fino ad arrivare a dieci”.

Luigi Gubitosi ha poi sottolineato come sicuramente la priorità assoluta sia quella di completare la rete in fibra, ma anche come, a valle della sua realizzazione, sia necessario “andare oltre la connettività”, lavorando su “cloud, hedge computing e intelligenza artificiale”. “Più discutiamo di qualcosa che doveva già essere completato – ha sottolineato Luigi Gubitosi – e meno ci riusciremo a concentrare sugli obiettivi futuri. Penso ci saranno sviluppi in questo senso, visto anche i fondi del recovery fund. Credo che non appena si completeranno i negoziati con Maquarie, parleremo con i nuovi azionisti di Open Fiber sperando di trovare un accordo per il meglio».

Luigi Gubitosi e TIM verso un accordo con Open Fiber sulla rete unica

L’amministratore delegato di TIM Luigi Gubitosi sarebbe inoltre pronto ad un confronto con Open Fiber per quanto concerne il futuro controllo della rete unica. Tale spunto è stato decisamente apprezzato dai mercati finanziari, con il titolo TIM che, dopo alcune sedute di Borsa negative, ha recuperato negli ultimi giorni diversi punti percentuali, riscontrando così un primo “beneplacito” da parte degli investitori.

L’eventuale mossa in tal senso dell’azienda di Corso Italia troverebbe facilmente anche il via libera dell’antitrust europeo, evitando così ogni contestazione in termini di rischi di monopolio e capacità di ostacolo della concorrenza nel mercato TLC.

La creazione di una nuova società non «direttamente controllata» da TIM, che nascerebbe unendo FiberCop con Open Fiber, potrebbe rivelarsi positiva per la stessa TIM, permettendole di incrementare le possibilità di un accordo tra le parti, oltre che di alleggerire l’impegno nella nuova entità con evidenti ricadute positive in termini di costi e flusso di cassa, contribuendo a quella riduzione del debito che nella stessa relazione finanziaria recentemente presentata dall’AD Luigi Gubitosi rappresenta uno dei punti più positivi del 2021 di TIM.

Luigi Gubitosi e TIM per una rete unica che “non escluda nessuno dalle competenze”

Per TIM e per l’AD Luigi Gubitosi, il tema della diffusione della rete ultralarga su tutto il territorio nazionale è inoltre un tema non soltanto di innovazione tecnologica, ma anche di sostenibilità ambientale e inclusione sociale. Come recentemente ribadito dallo stesso Luigi Gubitosi partecipando a “4 Week 4 Inclusion” insieme al Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, è necessario lavorare su una rete che “non escluda nessuno dalle competenze, riducendo la fragilità digitale”, ovvero quel “divario di competenze”, a parità di accesso alla rete, tra gli utenti che hanno informazioni e mezzi a sufficienza per giudicare in maniera corretta l’attendibilità delle informazioni e gli utenti che invece non dispongono delle stesse informazioni e mezzi per poter giudicare correttamente.

TIM si sta appunto concentrando “sulla fragilità digitale, che tende a manifestarsi in vari modi e – aggiunge Luigi Gubitosi – creare situazioni di disagio. Quando l’esclusione deriva da mancanza di connessione o di device si risolve facilmente, è solo una questione di soldi. Ma il tema è evitare divari di competenze, non c’è solo andare in Rete ma sapere interpretarla”, aggiungendo come proprio in tal senso TIM aderisca

con Luiss e altre istituzioni a Italian Digital Media Observatory, che combatte le fake news e insegna alle persone a capire la qualità dell’informazione. Mentre si cerca l’avanguardia, dobbiamo fare nostre le parole di Liliana Segre e fare in modo che nessuno rimanga escluso.

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