Coronavirus, boom di contagi nei condomini. Ecco come prevenirli

Martino Grassi

14 Aprile 2020 - 19:02

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Secondo Rezza, il maggior numero dei nuovi contagi avverrebbe all’interno dei condomini o tra i membri della stessa famiglia. Ecco come prevenire l’infezione negli spazi comuni.

Coronavirus, boom di contagi nei condomini. Ecco come prevenirli

Come mai non diminuiscono i contagi nonostante tutta la popolazione sia chiusa all’interno delle proprie casa? Una possibile risposta arriva da Giovanni Rezza, il direttore delle Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità, secondo cui i nuovi contagi sarebbero principalmente dettati da trasmissioni intrafamiliari e intradomiciliari, che ancora persistono all’interno dei condomini.

Nonostante le politiche di contenimento siano attive ormai da diverse settimane e le persone restino per lo più confinate all’interno delle proprie abitazioni, il bollettino quotidiano della Protezione Civile che illustra l’andamento dei contagi non è calato in maniera considerevole, anche se si sta assistendo ad un trend di diminuzione dei casi. Il motivo sembra essere dovuto al fatto che la trasmissione del virus al momento sia limitata all’interno dei singoli edifici, dove una sola persona positiva può potenzialmente infettare tutto il palazzo.

Tuttavia, è possibile attuare delle misure di prevenzione al fine di evitare un potenziale contagio all’interno del proprio condominio.

Contagi all’interno dei condomini, come prevenirli?

Per prevenire le possibili infezioni all’interno del proprio condominio è necessario attuare dei protocolli anti-contagio, condivisi dall’Istituto Superiore di Sanità, nelle zone comuni della struttura, quelle in cui possono circolare liberamente anche i nostri vicini o persone esterne.

Uno dei possibili mezzi di contatto con il virus è quello delle lettere, che possono essere state toccate da persone infette. In questo caso sarebbe indicato maneggiare la posta con dei guanti di lattice e gettare immediatamente le buste. Anche il contatto con il postino deve essere limitato il più possibile, tant’è che fino al 30 giugno le raccomandate, assicurate, pacchi e servizi di notificazione a mezzo posta non necessitano di firma da parte del ricevente.

Particolare attenzione va posta anche nei confronti dell’ascensore, nel quale deve salire una persona alla volta. All’interno non toccare le parete e limitarsi sola a premere il bottone del piano, una volta rientrati in casa procedere con l’igienizzazione delle mani, oppure proteggere le dita con l’ausilio degli appositi guanti o di un fazzoletto di carta. Infine, qualora si dovesse incontrare un altro condomino è importante mantenere la distanza di sicurezza come in ogni altra situazione sociale.

Dati incoraggianti dalla Protezione Civile

Anche se persistono i numeri di contagi, Rezza ha precisato che il trend dei nuovi infetti mostra dei dati incoraggianti: dall’ultimo bollettino ha fatto registrare il minor numero di contagi in termini percentuali, pari al 2%, a dimostrazione che la curva ormai sembra essere indirizzata verso una progressiva discesa.

L’unico dato che fatica a diminuire è quello dei decessi, dal momento che il tempo che intercorre tra il contagio e il decesso è quello più lungo, lo stesso Rezza ha specificato che:

“La mortalità è l’ultimo degli indicatori che vedremo deflettere. Il tempo tra il contagio e la morte del paziente, infatti, è più lungo rispetto a quello tra il contagio e la notifica del caso, che è di circa 20 giorni”.

In ogni caso gli sforzi messi in atto dall’Italia stanno iniziando a dare i suoi frutti.

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