Legge di Bilancio 2018: comunicato stampa congiunto ADC, ANC e UNGDCEC

Guendalina Grossi

4 Gennaio 2018 - 16:40

Legge di Bilancio 2018: con il comunicato stampa congiunto ADC, ANC e UNGDCEC sottolineano l’ennesima violazione dello Statuto del Contribuente e l’assenza di importanti misure per le imprese.

Legge di Bilancio 2018: comunicato stampa congiunto ADC, ANC e UNGDCEC

Legge di Bilancio 2018: è stato pubblicato oggi il comunicato stampa dalle associazioni di commercialisti ANC, ADC e UNGDCEC.

Nel comunicato stampa vengono elencate alcune delle criticità della nuova Legge di Bilancio 2018.

Tra queste l’introduzione, a partire da gennaio 2019, dell’obbligo di fatturazione elettronica che andrebbe a penalizzare le imprese più piccole e meno strutturate e l’assenza di alcune misure importanti volte ad incoraggiare gli operatori economici.

Le associazioni dei commercialisti pensano inoltre che il testo della manovra non rispetti i principi di chiarezza e di trasparenza disposti dallo Statuto del Contribuente in materia tributaria.

Legge di Bilancio 2018: il comunicato stampa congiunto ADC, ANC e UNGDCEC

Ecco il testo del comunicato stampa congiunto ADC, ANC e UNGDEC pubblicato il 4 gennaio 2018:

Ci risiamo, ancora una volta nel nostro Paese è totalmente ignorato lo Statuto del Contribuente e, purtroppo, questa prassi ricorre con il peggiore degli strumenti possibili: la legge di stabilità 2018 (L. 205/2017).

Approvare una legge formata – per ciò che riguarda la Parte I (Misure quantitative per la realizzazione degli obiettivi programmatici) – da un solo articolo con 1181 commi contenente variazioni normative su molteplici argomenti, a scapito di un’uniformità legislativa, non è propriamente rispettoso dei principi di chiarezza e di trasparenza disposti dallo Statuto del Contribuente in materia tributaria. Così come la retroattività di alcune delle disposizioni contenute nella nuova legge di stabilità costituisce un’ulteriore e palese violazione dei più basilari diritti del Contribuente.

In ragione di questo, come già sostenuto in altre numerose occasioni, si ribadisce l’opportunità che lo Statuto del Contribuente venga elevato a legge di rango Costituzionale.

Sul piano dei contenuti la nuova legge di stabilità contempla diverse criticità. La più evidente è rappresentata dall’obbligo della fatturazione elettronica a partire dal 1° gennaio 2019, misura che, in considerazione dei costi che graveranno principalmente sulle imprese più piccole e meno strutturate, andrebbe introdotta con gradualità e coniugata con la previsione di istituti premiali per i soggetti che decidono di adottarla sin da subito.

Altra indubbia criticità è l’assenza di alcune misure, più volte richieste, che sarebbe stato importante introdurre per incoraggiare gli operatori economici. Sorprende siano ignorati, in particolare, tre temi profondamente dibattuti e anche oggetto di emendamenti, ma poi “dimenticati” nella fase finale del provvedimento:

Introduzione di nuove regole sulle detrazioni Iva;

Introduzione di disposizione sulla gestione delle perdite relativamente alle contabilità semplificate con nuovi criteri di cassa;

Assegnazione dei beni ai soci ed estromissione dei beni immobili da parte dell’imprenditore individuale.

Ritenendole misure di notevole importanza, auspichiamo ci sia la volontà, da parte di tutte le forze politiche che si candidano al governo del Paese, di introdurle con successivi provvedimenti.

Per le Associazioni di categoria, che da sempre insistono sull’esigenza di una riformulazione del calendario fiscale, le nuove scadenze fissate dalla legge di stabilità per alcuni adempimenti (modello 730 al 23 luglio – modello 770 al 31 ottobre – spesometro al 30 settembre) sono positive soltanto se considerate come un primo importante passo verso un percorso sistemico di riforma.

Le Associazioni, infatti, ribadiscono l’urgenza di una riforma generale e complessiva delle politiche fiscali con particolare attenzione al calendario delle scadenze, tale da non causare sovrapposizioni che creino insostenibili danni ai contribuenti, professionisti e alla stessa Amministrazione.

Vincenzo De Maggio

Presidente ADC – Associazione Dottori Commercialisti

Marco Cuchel

Presidente ANC – Associazione Nazionale Commercialisti

Daniele Virgillito

Presidente UNGDCEC – Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili

Legge di Bilancio 2018: fatturazione elettronica obbligatoria danneggia le PMI

Nel comunicato stampa pubblicato dalle associazioni dei commercialisti viene sottolineata una delle tante criticità della Legge di Bilancio 2018: l’obbligo della fatturazione elettronica che a partire dal 1 gennaio 2019 sarà estesa a tutte le operazioni B2B.

Una misura che andrebbe a discapito delle piccole imprese e di quelle meno strutturate.

Le associazioni dei commercialisti ritengono infatti che tale provvedimento sarebbe dovuto essere introdotto gradualmente, inserendo inizialmente solo degli istituti premiali per i soggetti che decidono di adottarla sin da subito.

Viste le diverse criticità contenute nel testo della Legge di Bilancio 2018 si spera che l’approvazione della manovra sia solo il primo passo per arrivare ad una vera riforma fiscale.

Si allega di seguito il comunicato stampa congiunto ADC, ANC, UNGDCEC pubblicato il 4 gennaio 2018.

Comunicato stampa congiunto 04.01.2018-Legge di Bilancio 2018
Ecco il comunicato stampa ADC, ANC, UNGDCEC pubblicato il 4 gennaio 2018

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