Tasse in aumento con Legge di Bilancio 2017. Manovra finanziata da +5,8 mld di Iva

Anna Maria D’Andrea

13/10/2016

La Legge di Bilancio 2017 sarà finanziata da un aumento progressiva del prelievo fiscale Iva, evasione e giochi d’azzardo. Aumentano le tasse nel triennio 2017/2019.

Tasse  in aumento con Legge di Bilancio 2017. Manovra finanziata da +5,8 mld di Iva

Un breve stop nel 2017 per poi procedere con l’aumento delle tasse per gli italiani.
La Legge di Bilancio 2017 sarà finanziata da un aumento del prelievo fiscale su Iva, evasione e giochi. La realtà è che la manovra dell’ex Legge di Stabilità per il triennio 2017/2019 potrebbe portare ad un prelievo fiscale ancor più pesante nei confronti dei cittadini e quindi all’aumento delle tasse.

L’annuncio del premier Renzi sul taglio delle imposte a carico dei cittadini potrebbe essere reale, ma soltanto nel primo anno della manovra finanziaria della Legge di Bilancio 2017. Per gli anni d’imposta 2018 e 2019 i conti pubblici dovranno trovare nuove risorse e, molto probabilmente, dalle tasche dei contribuenti.

Aumento delle tasse insomma, dopo un breve stop nel 2017. Le imposte aumenteranno di 10,5 miliardi 2018 e di 19,6 nel 2019. Per trovare le coperture finanziarie agli interventi che verranno posti in essere dalla Legge di Bilancio 2017 ormai pronta per essere presentata dal Governo al Parlamento non ci sarà alcuno sconto reale sul prelievo fiscale nei confronti di cittadini e imprese.

Le tasse aumentano: ecco quello che realmente prevede la Legge di Bilancio 2017.

Legge di Bilancio 2017: aumento delle tasse nel triennio 2017/2019

Uno sconto sulle imposte limitato nel tempo e selettivo. Con la Legge di Bilancio 2017 non sono previste novità importanti per quel che riguarda il prelievo fiscale, anzi.
A quanto pare non sarà il Governo Renzi a ridurre i tributi a carico di cittadini e imprese.

Per trovare le coperture alla Legge di Bilancio 2017 la manovra prevede l’aumento delle entrate a carico del Fisco nella misura di 8,5 miliardi di euro. Soltanto 1/3 circa della cifra sarà relativo a maggiori entrate riferibili alla nuova versione della voluntary disclosure per il rientro dei capitali all’estero e per i contanti detenuti in Italia e non dichiarati.

La restante cifra, ovvero 5,8 dei quasi 9 miliardi che il Governo ha messo in programma per finanziare la Legge di Bilancio 2017, deriverà da un aumento del gettito fiscale.

Cosa significa?

Da un lato, la previsione dell’aumento del gettito fiscale rientra nelle procedure di semplificazione adottate dal Governo Renzi: corrisponderanno, almeno per l’iniziale periodo del 2017, alle nuove procedure introdotte con lo split paymanet, il versamento automatico dell’Iva per le fatture emesse nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni e alla fatturazione elettronica tra privati, così come l’introduzione dello Spesometro analitico che permetterà di contrastare il fenomeno dell’evasione fiscale. Legittimo quindi prevedere che parte della copertura finanziaria della Legge di Bilancio 2017 avvenga con imposte evase e recuperate dal Fisco.

Ma, a partire dal 2018, il tanto annunciato taglio su tasse e imposte diventerà un miraggio. Il congelamento dell’Iva annunciato per il 2017 costerà allo Stato circa 15,1 miliardi di euro. A partire dall’anno successivo si procederà con l’aumento dell’Iva per recuperare l’importo precedentemente scontato.

Paradossale insomma che a partire dal 2018 il prelievo sull’Iva potrebbe aumentare di 10,5 miliardi per arrivare poi a 19,6 miliardi dell’anno successivo, il 2019. L’aumento del prelievo fiscale si renderà indispensabile, per trovare le necessarie coperture finanziarie alla Legge di Bilancio 2017 e per far quadrare i conti del Fisco.

Bilancio 2017: meno aiuti alle imprese compensati dalla riduzione Ires

Nel triennio 2017/2019 non sarà possibile mantenere l’attuale Ace, l’aiuto alle crescita delle imprese: la deduzione attuale del 4,75% sul reddito per gli utili reinvestiti in azienda subirà una riduzione.
In questo caso, il prelievo fiscale a carico delle imprese sarà compensato dalla riduzione dell’Ires, che passerà dal 27,5% al 24%.

Sembra quindi che i tanti annunciati tagli alle imposte siano in realtà privi di reale fondamento. Se il Governo prevede di recuperare una parte delle risorse economiche necessarie dai nuovi meccanismi per combattere l’evasione fiscale, la restante parte potrebbe gravare ancor di più sulle spalle di cittadini e imprese.

Con lo split payment e la voluntary disclosure lo Stato è riuscito a recuperare circa 4,6 miliardi nel 2015 e nei primi 8 mesi del 2016 altri 4,3 miliardi. Il Governo ha previsto che l’incremento del recupero dell’evaso durerà e finanzierà gli interventi della manovra finanziaria. Con la Legge di Bilancio 2017 il Governo punta a dare un ulteriore impulso all’aumento delle entrate Iva : + 7,1 miliardi nel 2018 e + 4 miliardi nel 2019 dati dall’incremento e dalla probabile obbligatorietà della fatturazione elettronica tra privati.

Tra le maggiori entrate previste dalla Legge di Bilancio 2017 quelle relative alle nuove concessioni sui giochi, alla lotta all’evasione e al sempre più certo aumento delle tasse a carico di cittadini e imprese.

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