Lavoro, un italiano su tre sogna un impiego in Germania. Berlino supera Londra

Federica Scano

17 Febbraio 2017 - 22:19

Un italiano su 3 sogna un lavoro in Germania. Lo rivela lo studio Adp che spiega come l’88% degli italiani vorrebbe trasferirsi e trovare un impiego nella nazione tedesca.

Lavoro, un italiano su tre sogna un impiego in Germania. Berlino supera Londra

Uno italiano su tre sogna di lavorare in Germania e lasciare l’Italia. È questo il dato che emerge dallo studio effettuato dalla Adp su "La forza lavoro in Europa 2017".

L’88% degli italiani vorrebbe lavorare in Germania. Lo conferma lo studio condotto dall’Adp, l’azienda che fornisce servizi completi di amministrazione e gestione delle risorse umane per aziende e le multinazionali, lo scorso luglio 2016.

Su un campione di 10mila lavoratori italiani uno su tre farebbe le valigie subito per trasferirsi in Germania, preferibilmente a Berlino, nonostante un terzo di loro ammetta di non conoscere il tedesco.

Il problema della comunicazione è la paura più grande degli italiani che non fatica a nascondere l’insicurezza nel padroneggiare una lingua sconosciuta: dal francese, all’inglese passando appunto per il tedesco.

Eppure gli italiani sceglierebbero volentieri la Germania come paese in cui trasferirsi per lavoro e cambiare la propria routine lavorativa. Berlino è la città preferita in assoluto dagli italiani per le opportunità d’impiego.

Per i lavoratori italiani, Berlino è la città ideale in cui lavorare e ha superato addirittura Londra, che però resta saldamente al secondo posto insieme ad altre città della Gran Bretagna, amatissime dai più giovani.

I ricercatori dell’Adp hanno chiesto agli italiani interpellati: "Quali paesi o regioni prenderebbe in considerazione per opportunità di carriera?"

Qual è stata la classifica stilata dagli italiani? Dove vorrebbero vivere e/o trasferirsi gli italiani?

Ebbene il 31% dei lavoratori italiani ha risposto Berlino, mentre il 28% ha detto Londra. Seguono poi la Svizzera con il 22%, la Spagna con il 14% e infine la Francia con il 13%.

La City rimane in ogni caso la meta di lavoro preferita dai giovanissimi con un’età compresa tra i 16 e i 24 anni. Così come il Big Ben e la regina Elisabetta sono stati scelti dalle donne di età compresa tra i 25 e i 34 anni rispetto agli uomini come città in cui trasferirsi per lavorare.

Lavorare all’estero: desiderio dell’88% degli italiani

La ricerca Adp sul lavoro dello scorso luglio però non è stata condotta solo su un campione di lavoratori italiani, ma ha coinvolto circa 10mila lavoratori di Francia, Germania, Olanda, Polonia, Spagna, Svizzera e Regno Unito.

La disponibilità di trasferirsi all’estero per lavoro è la preferenza che tutti i lavoratori esaminati hanno espresso. Tutti i lavoratori hanno preso in considerazione un lavoro all’estero con una percentuale minore però rispetto a quella italiana.

All’88% degli italiani pronti a vivere in un’altra nazione spinti dal lavoro, rispondono l’86% dei polacchi, l’85% degli spagnoli, l’84% degli svizzeri, il 78% degli olandesi, il 67% dei tedeschi (che però snobbano l’Italia scelta solo dal 3% dei tedeschi), il 57% degli inglesi e il 54% dei francesi.

La voglia di cambiare vita e paese però non deve allarmare gli italiani in cerca di migliori opportunità d’impiego. Come conferma Nicola Uva, strategy and managing director di Adp:

"In Italia è forte la voglia di un’esperienza di lavoro all’estero, ma questo non deve per forza essere considerato negativo. L’emigrazione di talenti fa parte di un normale processo di crescita che coinvolge tutta l’Europa. Incoraggiare questo movimento transnazionale è cruciale per garantire la competitività internazionale".

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